paride86
|
sabato 1 maggio 2010
|
interessante
|
|
|
|
Caotico e confusionario, caratterizzato da un montaggio isterico e sempre diverso, "Angeli perduti" è un fim che in ogni modo non può non colpire. A mio modesto parere non fa parte delle opere più riuscite di Wong Kar-Wai, ma non si può rimanere indifferenti al fascino di alcune immagini e questi personaggi un po' teneri, un po' malvagi, comunque sempre caricaturali e deformati.
|
|
[+] lascia un commento a paride86 »
[ - ] lascia un commento a paride86 »
|
|
d'accordo? |
|
swell
|
lunedì 25 agosto 2008
|
alienazione e cultura postorientale
|
|
|
|
FILM CHE AFFRONTA L'ALIENAZIONE GIOVANILE E LE CONTRADIZIONI DELLA SOCIETA' ORIENTALE PROIETTATA NEL CONSUMISMO DI MATRICE USA. OPERA CHE NON DECOLLA MAI PERCHE' LEGATA A DOPPIO NODO AD UNA VISIONE SEMPLICISTICA DEI SENTIMENTI CON PICCOLI SPUNTI PER UN PAPABILE
TARANTINO CHE PERO' RESTA TALE SOLO IN EMBRIONE.
|
|
[+] lascia un commento a swell »
[ - ] lascia un commento a swell »
|
|
d'accordo? |
|
il caimano
|
domenica 25 maggio 2008
|
allucinato!
|
|
|
|
È una storia allucinata e allucinante che ha per protagonista la città di Hong Kong e si suoi abitanti, immersi in un abisso buio (non c'è una scena che si svolga durante le ora diurne) e sporco, disordinato, a volte vuoto e spettrale. Le storie sono quelle di un killer che lavora in coppia con una bellissima agente (che gli procaccia i “lavori”, e che stabilisce chi deve morie, dove e quando). C'è ancora la storia di un ragazzo, diventato muto dopo aver mangiato un'ananas in scatola avariata, con una passione per la videocamera e le riprese amatoriali, ed inoltre quelle di altre due ragazze che ruotano attorno a questi: una bionda alla ricerca di se stessa che incontra il killer, ed una bruna lasciata dal fidanzato e che trova nel muto una spalla su cui piangere.
[+]
È una storia allucinata e allucinante che ha per protagonista la città di Hong Kong e si suoi abitanti, immersi in un abisso buio (non c'è una scena che si svolga durante le ora diurne) e sporco, disordinato, a volte vuoto e spettrale. Le storie sono quelle di un killer che lavora in coppia con una bellissima agente (che gli procaccia i “lavori”, e che stabilisce chi deve morie, dove e quando). C'è ancora la storia di un ragazzo, diventato muto dopo aver mangiato un'ananas in scatola avariata, con una passione per la videocamera e le riprese amatoriali, ed inoltre quelle di altre due ragazze che ruotano attorno a questi: una bionda alla ricerca di se stessa che incontra il killer, ed una bruna lasciata dal fidanzato e che trova nel muto una spalla su cui piangere. Wong Kar Wai pare che giri senza una vera sceneggiatura, e direi che si vede anche, nel senso che a volte le immagini e gli avvenimenti si susseguono senza un vero filo logico, ma con un'unica tensione di natura puramente estetica. Questo non è necessariamente un difetto, anche se a volte il gioco delle immagini mostra la corda.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a il caimano »
[ - ] lascia un commento a il caimano »
|
|
d'accordo? |
|
|