weach
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lunedì 13 dicembre 2010
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così dolce e così forte
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lettura gradita
Un film che sugella immagini splendide ,estetiche ,dove la regina è la natura rigogliosa del Vietnam.
C’è amore in queste immagini , contemplazione lirica di tanto intenso verde dove l’uomo di campagna vi si immerge trovando ristoro pace ed equilibrio.
Oliver Stone in una intervista del 1984 disse più meno così del Vietnam:” ogni volta che la tocco, sento che è unica e la magia che ha in se è qualcosa di immenso che può essere percepito solo da chi la vive con passione ; capisco come tanti nei secoli l’abbiano voluto fare loro perché è una perla di prima grandezza ma niente nelle mani di chi non la ama “.
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lettura gradita
Un film che sugella immagini splendide ,estetiche ,dove la regina è la natura rigogliosa del Vietnam.
C’è amore in queste immagini , contemplazione lirica di tanto intenso verde dove l’uomo di campagna vi si immerge trovando ristoro pace ed equilibrio.
Oliver Stone in una intervista del 1984 disse più meno così del Vietnam:” ogni volta che la tocco, sento che è unica e la magia che ha in se è qualcosa di immenso che può essere percepito solo da chi la vive con passione ; capisco come tanti nei secoli l’abbiano voluto fare loro perché è una perla di prima grandezza ma niente nelle mani di chi non la ama “.
La protagonista Le ly descrive questa guerra violenta di invasione, che mette in dubbio l’anima pulita di questa terra.
Dicono che questo lungometraggio di Oliver Stone non sia il migliorie, ma non condivido , perché il regista ha saputo dipingere mirabilmente il sapore di questa popolo ; è entrato intensamente nella vibrazione della cultura Vietnamita , disegnandone superbamente la sua intima poesia e la sofferenza a lei procurato dal male oscuro dell’uomo.
Frastuoni d’amore, di violenza , di sogni, restano nell’anima e nel cuore dispersi nel verde dalle mille orecchie, mille occhi ,mille lacrime che troppo ha dovuto "contenere ".
Le ly è amore , voglia di vivere ma anche tanto dolore che non riesce a far defluire dalla sua anima affollata da spettri ingombranti;
un karama negatvo la perseguita anche nell 'amore con" l'americano" e tutto implode con violenza.
Ora gli occhi di Le Ly,dopo la parentesi americana ,sentono l'armonico Vietanam che ritorna per accoglierla nella restante parte dela vita.
"La vittoria finale si conquista nel cuore non su questa o quest'altra terra "
"Tra cielo e terra" non può essere ne ingonorato ne dimenticato è splendida opere di Oliver Stone .
weach illuminati
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(di rita branca)
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rita branca
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giovedì 28 maggio 2015
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fragile come un filo d'erba ma forte come l'acciai
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"Delicata come un filo d’erba, resistente come un filo d’acciaio" di Rita Branca
Tra cielo e terra film (1993) di Oliver Stone con Hiep Thi Le, Tommy Lee Jones, Haing S.Ngor e Joan Chen
Magnifico film drammatico ambientato prevalentemente in Vietnam durante la guerra negli anni fra il 1965 e il 1975. La protagonista è una sfortunata e tenace ragazza di un villaggio, appartenente a una povera famiglia che ha la sventura di collaborare con i suoi compatrioti ma subisce le più incredibili e cruente angherie anche da parte loro, perché erroneamente accusata di collaborazionismo col nemico.
Il film, attraverso intensi dialoghi, la stupenda fotografia dei paesaggi vietnamiti mozzafiato e le manovre belliche, evidenzia efficacemente tutta la follia e l’inutilità della guerra, mettendo anche a nudo gli interessi commerciali che sempre si nascondono dietro di essa.
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"Delicata come un filo d’erba, resistente come un filo d’acciaio" di Rita Branca
Tra cielo e terra film (1993) di Oliver Stone con Hiep Thi Le, Tommy Lee Jones, Haing S.Ngor e Joan Chen
Magnifico film drammatico ambientato prevalentemente in Vietnam durante la guerra negli anni fra il 1965 e il 1975. La protagonista è una sfortunata e tenace ragazza di un villaggio, appartenente a una povera famiglia che ha la sventura di collaborare con i suoi compatrioti ma subisce le più incredibili e cruente angherie anche da parte loro, perché erroneamente accusata di collaborazionismo col nemico.
Il film, attraverso intensi dialoghi, la stupenda fotografia dei paesaggi vietnamiti mozzafiato e le manovre belliche, evidenzia efficacemente tutta la follia e l’inutilità della guerra, mettendo anche a nudo gli interessi commerciali che sempre si nascondono dietro di essa.
Interessante il confronto della cultura orientale con quella occidentale, incisive le scene in cui LeLy, dopo il matrimonio con un californiano, per la prima volta esplora un supermercato americano, esprimendo il suo stupore davanti a tanta opulenza e disponibilità. Non sfugge il confronto fra l'eleganza del Vietnam povero e la ricca e sgraziata America sovrappeso, fra le scelte alimentari pur obbligate dell’uno e le esagerazioni dell’altra, i pregiudizi concernenti la donna orientale ritenuta facilmente manipolabile e remissiva, totalmente negati dall’eroina del film, che riesce a emergere con dignità e determinazione riuscendo a difendere i suoi diritti senza farsi annientare anche nel suo paese in cui è vittima di altri pregiudizi.
Si sente l’amore del regista per il tema trattato e sorge forte il desiderio di prendere il volo per visitare quel paese e conoscerne la gente.
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