Americano rosso

Friuli, 1934. Vittorio Benvegnù è stato licenziato dall'agenzia matrimoniale diretta dallo zio Oscar dopo una furiosa lite. E' piena estate, l'agenzia chiude e tutti partono per le vacanze, ma l'arrivo di un americano di mezza età ravviva le speranze di Vittorio, l'americano infatti cerca disperatamente una moglie italiana ed è disposto a tutto pur di trovarla, convince così Vittorio a fargli da assistente matrimoniale in un'avventura che durerà poco più di due settimane. Racconto lineare e piacevole che diverte lo spettatore, il colpo di scena finale è un ulteriore ciliegina sulla torta. Ottimi tutti gli interpreti. [+]

Friuli, 1934. Vittorio Benvegnù è stato licenziato dall'agenzia matrimoniale diretta dallo zio Oscar dopo una furiosa lite. E' piena estate, l'agenzia chiude e tutti partono per le vacanze, ma l'arrivo di un americano di mezza età ravviva le speranze di Vittorio, l'americano infatti cerca disperatamente una moglie italiana ed è disposto a tutto pur di trovarla, convince così Vittorio a fargli da assistente matrimoniale in un'avventura che durerà poco più di due settimane. Racconto lineare e piacevole che diverte lo spettatore, il colpo di scena finale è un ulteriore ciliegina sulla torta. Ottimi tutti gli interpreti.
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film molto piacevole e bene interpretato, colonna musicale gradevole, bravo regista.

Opera prima di Alessandro D'Alatri si può sicuramente dichiarare una cartina di tornasole che evidenzia le doti di un regista che si affermerà qualche anno dopo. La sceneggiatura è piacevole e poco prevedibile. Fabrizio Bentivoglio ha sicuramente interpretato molto bene il ruolo e la presenza di Burt Young ha contribuito. L'ambientazione (specie nelle scene iniziali girate a Feltre) è più che soddisfacente. Il colpo di scena finale ed i numerosi spunti ironici sono ben inseriti e trasmettono un picevolissimo retrogusto.