per quanto mi riguarda la sceneggiatura del SILENZIO DEGLI INNOCENTI è superiore ma l'interpretazione della Foster è stata terribilmente sopravvalutata.antologico Hopkins anche se a volte (e volutamente) eccessivo, anima di un film che sottolinea le conseguenze violente della follia e la deriva antropologica dei mostri e delle loro vittime.MANHUNTER,attraverso un linguaggio visivo virtuosissimo e mai patinato(esclusa la "scenetta finale"...sigh),racconta il germe della follia,la sua essenza e la sua mutazione.IL SILENZIO DEGLI INNOCENTI è "sporco" e straziante,MANHUNTER è lirico e inquietante.se il primo soffre di "neo-stereotipi" (vedi il personaggio di "Buffalo Bill") il secondo,partendo già da una sceneggiatura a volte fiacca,decade nella scenetta finale della "sacra famiglia riunita" che rischia di indebolire l'anima del film.In uno la società è ormai corrotta nell'altro è salvabile.in definitiva MANHUNTER è un VERO e unico film di culto ma non è un VERO capolavoro assoluto
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