sergio
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lunedì 24 aprile 2006
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paradigma italia
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Una metafora dell'italia contemporanea. I "fondamentali" della cultura politica italiana, ben esposti nel contesto di un'allegoria ambientata -in chiave di commedia, molto gustosa- in un'antica Roma com'è ovvio del tutto inverosimile storicamente. Film sempre attuale, anzi, sempre più attuale, verrebbe da dire, visto che la scena politica italiana non cambia mai (lotta per il potere fine a se stesso, corruzione, emarginazione dei talenti, etc.). Agli albori delle tv commerciali berlusconiane venne trasmesso innumerevoli volte in replica. Oggi credo che qualunque emittente tv avrebbe un certo timore di trasmetterlo. Fantastiche prove d'attore di Gasmann, Mangano, fratelli Mastroianni. Ottime la sceneggiatura e la regia.
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Una metafora dell'italia contemporanea. I "fondamentali" della cultura politica italiana, ben esposti nel contesto di un'allegoria ambientata -in chiave di commedia, molto gustosa- in un'antica Roma com'è ovvio del tutto inverosimile storicamente. Film sempre attuale, anzi, sempre più attuale, verrebbe da dire, visto che la scena politica italiana non cambia mai (lotta per il potere fine a se stesso, corruzione, emarginazione dei talenti, etc.). Agli albori delle tv commerciali berlusconiane venne trasmesso innumerevoli volte in replica. Oggi credo che qualunque emittente tv avrebbe un certo timore di trasmetterlo. Fantastiche prove d'attore di Gasmann, Mangano, fratelli Mastroianni. Ottime la sceneggiatura e la regia. Un film troppo trascurato dalla critica, secondo me. Lascia un segno indelebile nella memoria (nella mia famiglia alcune indimenticabili battute sono entrate nel linguaggio corrente). Introvabile in dvd o vhs, non resta che sperare in un prossimo passaggio televisivo. In tal caso... non perdetevelo!
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dandy
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sabato 7 novembre 2015
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semo governati da lì 'pazzi!
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Non una parodia,bensì una rivisitazione"abbassata" della storia come un sonetto di Pascarella.Un film di stampo teatrale,con un cast in forma e una visione della storia antica che guarda a quella contemporanea,scettica,decadente,insolente.Se all'epoca certe battute suonavano ovvie("Er più pulito c'ha la rogna"),oggi l'insieme risulta tristemente profetico,così come lo spirito rassegnato di fondo e l'immagine di una politica indifferente e spregevole,incarnata da Catone(un sublime Gassman).Un pò statico,con qualche passabile anacronismo,ma azzeccato nella scelta(involontaria?)di ambientare il tutto tra le rovine antiche(Villa Adriana,Paestum,ecc.
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Non una parodia,bensì una rivisitazione"abbassata" della storia come un sonetto di Pascarella.Un film di stampo teatrale,con un cast in forma e una visione della storia antica che guarda a quella contemporanea,scettica,decadente,insolente.Se all'epoca certe battute suonavano ovvie("Er più pulito c'ha la rogna"),oggi l'insieme risulta tristemente profetico,così come lo spirito rassegnato di fondo e l'immagine di una politica indifferente e spregevole,incarnata da Catone(un sublime Gassman).Un pò statico,con qualche passabile anacronismo,ma azzeccato nella scelta(involontaria?)di ambientare il tutto tra le rovine antiche(Villa Adriana,Paestum,ecc...),rendendo così più incisiva la "decadenza" dell'Impero.Non banale l'uso del romanesco al posto dell'italiano,divertente senza inutili volgarità com'era facile aspettarsi(anche se Strode doppiato da Renzo Montagnani è discutibile).Turi Ferro è un godibile Giove meno divino che mai.Per la prima ad ultima volta recita a fianco di Marcello Mastroianni(con pelata alla Lino Banfi)suo fratello Ruggero,noto montatore.Il critico Morando Morandini sconsigliò pubblicamente la visione del film e si beccò(giustamente)una querela dalla produzione.
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