allix
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venerdì 15 giugno 2007
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tema interessante
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"Il gatto a nove code" è un giallo-thriller appena sufficiente per intreccio e sviluppo della storia (inferiore agli altri due della "trilogia degli animali" e neppure paragonabile a "Profondo rosso"); tuttavia, Argento regala sempre qualche perla di grandezza e genio, anche nei film meno riusciti. Qui il "colpaccio" del Maestro sta nel substrato scientifico che fa da base per la storia: la ricerca sulla mutazione genetica XYY. Infarinatura di biologia: i cromosomi che determinano il sesso delle persone sono due, coppia XX per le femmine e XY per i maschi. Il genotipo XYY rappresenta quindi un'anomalia, una mutazione, perché è appunto una tripletta, non una coppia. Ma cosa determini in concreto questo tipo di anomalia, è al vaglio della scienza.
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"Il gatto a nove code" è un giallo-thriller appena sufficiente per intreccio e sviluppo della storia (inferiore agli altri due della "trilogia degli animali" e neppure paragonabile a "Profondo rosso"); tuttavia, Argento regala sempre qualche perla di grandezza e genio, anche nei film meno riusciti. Qui il "colpaccio" del Maestro sta nel substrato scientifico che fa da base per la storia: la ricerca sulla mutazione genetica XYY. Infarinatura di biologia: i cromosomi che determinano il sesso delle persone sono due, coppia XX per le femmine e XY per i maschi. Il genotipo XYY rappresenta quindi un'anomalia, una mutazione, perché è appunto una tripletta, non una coppia. Ma cosa determini in concreto questo tipo di anomalia, è al vaglio della scienza... ma realmente, non solo nel film di Argento!!! L'ipotesi che l'individuo affetto da questa mutazione sia esteriormente "normale", ma abbia in realtà turbe psichiche e un certa tendenza a delinquere, è congettura nota e tuttora discussa. Quindi, se non altro, un applauso a Dario Argento per la grande attenzione verso un problema scientifico reale. Da guardare per questo e per qualche altra chicca (l'ispettore cieco personaggio molto buono, non altrettanto, purtroppo, il rapporto stucchevole e scontato con la nipotina).
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nicolò
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domenica 3 giugno 2007
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un gatto a nove code = nove piste da seguire
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Coppia di dilettanti investigatori - Giordani (James Franciscus), giornalista a caccia di scoop, e Arnò (Karl Malden), enigmista cieco - indaga sugli strani fatti che avvengono in un istituto di ricerche scientifiche condotto dall'ambiguo prof. Terzi (Tino Carraro) e da sua figlia Anna (Catherine Spaak). Secondo thriller di Argento dopo "L'uccello dalle piume di cristallo" che, nonostante una sceneggiatura ingarbugliata e un po' confusa, riesce a tenere sulla corda dell'incertezza lo spettatore fino al drammatico finale. Qualche momento morto, ma anche molte sequenze di alta tensione, in cui la suspense è maggiormente aiutata dall'ottima colonna sonora di Morricone, che però si concede anche un tema dedicato al dolce rapporto fra il cieco e la sua nipotina (Cinzia De Carolis).
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Coppia di dilettanti investigatori - Giordani (James Franciscus), giornalista a caccia di scoop, e Arnò (Karl Malden), enigmista cieco - indaga sugli strani fatti che avvengono in un istituto di ricerche scientifiche condotto dall'ambiguo prof. Terzi (Tino Carraro) e da sua figlia Anna (Catherine Spaak). Secondo thriller di Argento dopo "L'uccello dalle piume di cristallo" che, nonostante una sceneggiatura ingarbugliata e un po' confusa, riesce a tenere sulla corda dell'incertezza lo spettatore fino al drammatico finale. Qualche momento morto, ma anche molte sequenze di alta tensione, in cui la suspense è maggiormente aiutata dall'ottima colonna sonora di Morricone, che però si concede anche un tema dedicato al dolce rapporto fra il cieco e la sua nipotina (Cinzia De Carolis).
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henry
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giovedì 3 maggio 2007
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un elegante thriller
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Il gatto a nove code è il film di cui il regista va meno fiero...ma perchè? Argento è riuscito a costruire con poco sangue un intreccio che sta in piedi senza problemi, rivelando nuovamente una grande forza visiva e un ottimo senso dei luoghi. Ottimi gli interpreti (soprattutto Franciscus e la Spaak). Sarebbe stato però meglio rendere il colpo di scena finale in modo più spettacolare e gustoso..sembra che sia stato un pò tirato via per le gambe..peccato. Comunque è senz'altro da vedere..è un classico modello di giallo/thriller anni '70 che ha avuto numerosissimi cloni molto meno riusciti.
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