gianni lucini
|
domenica 23 ottobre 2011
|
il terzo film di margheriti
|
|
|
|
Il terzo dei sei western girati da Antonio Margheriti, che qui si firma Anthony Dawson, è forse il migliore. È una storia di vendetta cupa e crepuscolare di grande suggestione. Il critico Davide Pulici lo considera il "western-gotico per eccellenza" anche se la definizione può essere riferita soltanto ad alcuni elementi quali il clima cupo dell'ambientazione (la vandetta che si consuma mentre il paese è investito da un tornado) e le apparizioni/sparizioni quasi di spettro di Klaus Kinski. Va però aggiunto che l'arredamento tipicamente ottocentesco, con il gioco finale degli specchi, ha un rimando quasi immediato ai film gotici di Margheriti.
[+]
Il terzo dei sei western girati da Antonio Margheriti, che qui si firma Anthony Dawson, è forse il migliore. È una storia di vendetta cupa e crepuscolare di grande suggestione. Il critico Davide Pulici lo considera il "western-gotico per eccellenza" anche se la definizione può essere riferita soltanto ad alcuni elementi quali il clima cupo dell'ambientazione (la vandetta che si consuma mentre il paese è investito da un tornado) e le apparizioni/sparizioni quasi di spettro di Klaus Kinski. Va però aggiunto che l'arredamento tipicamente ottocentesco, con il gioco finale degli specchi, ha un rimando quasi immediato ai film gotici di Margheriti. Da un punto di vista della struttura, però, il rispetto dei codici del western all'italiana è totale. Per molti versi assomiglia un po' a Quella sporca storia nel West, la trasposizione in chiave western dell'Amleto di Shakespeare di Castellari. La preparazione è lenta anche se non noiosa come prova il fatto che la prima uccisione avvenga a 38 minuti dall'inizio del film . Tra le curiosità spicca il fatto che i protagonisti hanno i personaggi abbiano gli stessi nomi di quelli del film Uno straniero a Paso Bravo. Klaus Kinski è perfetto e meno sulfureo del solito. Gli esterni sono girati alle cave della Magliana e le scene del massacro finale nella Villa Mussolini.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a gianni lucini »
[ - ] lascia un commento a gianni lucini »
|
|
d'accordo? |
|
jd
|
sabato 16 febbraio 2008
|
dignitoso
|
|
|
|
Da un soggetto risaputo,Margheriti tira fuori un singolare western dai toni fantastici e dall'ambientazione intrigante(una notte di bufera).Non mancano clichè e non tutto il cast funziona,ma alcune trovate registiche(come il finale con gli specchi)sono azzeccate.Kinski,al suo terzo o quarto ruolo da protagonista assoluto,ha il carisma necessario.Si vocifera che come sempre,causò da principio problemi sul set col suo solito caratteraccio,ma Margheriti,che non era da meno,dopo l'ennesima sfuriata gli tirò addosso un fucile e questo,stranamente lo placò per il resto delle riprese.Luciano Pigozzi,attore feticcio del regista,è uno degli scagnozzi di Cartsen.
|
|
[+] lascia un commento a jd »
[ - ] lascia un commento a jd »
|
|
d'accordo? |
|
|