alessandra verdino
|
venerdì 22 giugno 2007
|
cinque storie di bellezza e di coraggio - la franc
|
|
|
|
"Angelica", di Anne e Serge Golon, uno dei più sensazionali casi editoriali, è diventata una serie di cinque film belli, coinvolgenti, trascinanti, insomma, un modo di fare cinema che ha fatto storia.
La definirei la serie più bella in assoluto, insieme a "Uccelli di rovo".
Michèle Mercier ha prestato il suo volto ad un'eroina modernissima, affascinante e tremendamente francese.
Quando Francia significa fascino e, soprattutto, coraggio nel dire "no" e manifestarsi impavidi e forti nei confronti della sorte, anche la più avversa - allora si parla di un paese grande e
moderno.
Angelica è la quintessenza della donna moderna, che non ha paura di nulla ed ha sempre la forza di ribellarsi e di ricostruirsi, incurante di tutto ma molto sensibile all'amore.
[+]
"Angelica", di Anne e Serge Golon, uno dei più sensazionali casi editoriali, è diventata una serie di cinque film belli, coinvolgenti, trascinanti, insomma, un modo di fare cinema che ha fatto storia.
La definirei la serie più bella in assoluto, insieme a "Uccelli di rovo".
Michèle Mercier ha prestato il suo volto ad un'eroina modernissima, affascinante e tremendamente francese.
Quando Francia significa fascino e, soprattutto, coraggio nel dire "no" e manifestarsi impavidi e forti nei confronti della sorte, anche la più avversa - allora si parla di un paese grande e
moderno.
Angelica è la quintessenza della donna moderna, che non ha paura di nulla ed ha sempre la forza di ribellarsi e di ricostruirsi, incurante di tutto ma molto sensibile all'amore.
Il suo amato è il Conte di Peyrac (Robert Hossein) - chi non ha mai sognato di avere un uomo del genere - forte, sensuale, vero amante e compagno di vita.
Robert Hossein, splendido uomo di teatro, ha interpretato magnificamente questo personaggio così maschile, coraggioso e tenero.
Come dimenticare la scena in cui conquista Angelica ripulendo la statua dal fango?
Il primo film, a mio avviso, è il migliore.
E' quello in cui viene delineata la psicologia dei principali personaggi.
Su tutto emerge il coraggio, la forza d'animo e la bellezza di una donna, che può sembrare impudente, ma la cui forza è la sua estrema modernità.
Non a caso, questa storia si svolge principalmente in un Paese che ha fatto dello "charme", della "personalité" e dell'"amour" i suoi punti di forza: una nazione che si chiama Francia.
[-]
[+] vade retro...
(di elenabastet)
[ - ] vade retro...
|
|
[+] lascia un commento a alessandra verdino »
[ - ] lascia un commento a alessandra verdino »
|
|
d'accordo? |
|
gianni lucini
|
sabato 28 giugno 2014
|
primo episodio di una saga di grande successo
|
|
|
|
È il primo di cinque film ispirati ai quattordici romanzi scritti da Anne e Serge Golon. Il regista Bernard Borderie si mantiene abbastanza fedele alle vicende del personaggio letterario pur con qualche variante utile a evitare cadute di tensione nella narrazione. Girato senza soluzione di continuità con il secondo, Angelica alla corte del Re, viene poi diviso dal seguente in fase di montaggio. Segna l’inizio della straordinaria popolarità di Michèle Mercier, scelta dopo i rifiuti di Brigitte Bardot e Marina Valdy e il veto del regista nei confronti di Annette Stroyberg e Catherine Deneuve, scartata perché… troppo pallida. La Mercier faticherà poi non poco a liberarsi dall’alone di eroina da feuilleton erotico avventuroso.
[+]
È il primo di cinque film ispirati ai quattordici romanzi scritti da Anne e Serge Golon. Il regista Bernard Borderie si mantiene abbastanza fedele alle vicende del personaggio letterario pur con qualche variante utile a evitare cadute di tensione nella narrazione. Girato senza soluzione di continuità con il secondo, Angelica alla corte del Re, viene poi diviso dal seguente in fase di montaggio. Segna l’inizio della straordinaria popolarità di Michèle Mercier, scelta dopo i rifiuti di Brigitte Bardot e Marina Valdy e il veto del regista nei confronti di Annette Stroyberg e Catherine Deneuve, scartata perché… troppo pallida. La Mercier faticherà poi non poco a liberarsi dall’alone di eroina da feuilleton erotico avventuroso. Visto a distanza di anni appare in qualche momento un po’ troppo lento e macchinoso ma nel complesso funziona. Tra i momenti migliori ci sono l’inizio quando viene disegnato con grande maestria il personaggio di Angelica, insofferente all’etichetta e ribelle alle regole, e un sontuoso finale, con il processo inquisitorio e la condanna al rogo di Goffredo de Peyrac e, soprattutto, l’irruzione sulla scena della Corte dei Miracoli guidata da un Giuliano Gemma perfettamente a suo agio nel ruolo.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a gianni lucini »
[ - ] lascia un commento a gianni lucini »
|
|
d'accordo? |
|
elgatoloco
|
mercoledì 3 agosto 2016
|
erotismo che oggi farebbe sorridere le educande
|
|
|
|
Se, come leggevo, all'epoca"Angélique, Marquise des Anges"faceva sognare eroticamente il pubblico maschile, solleticando"pensieri morbosi", vale il latino"O tempora, o mores", appunto, in quanto oggi il film, più di mezzo secolo fa, farebbe sorridere le"educande", ammesso che ce ne siano ancora. Tratto dai romanzi, anzi in questo caso dal capostipite dei romanzi di Anne e Serge Golon, il film che preoccupava le censure ecclesiastiche ma anche"laiche", era un modesto condensato di molto Dumas(anche di quello che scrive"Cagliostro", per dire)d, Eugène Sue, di Claude Tillier("Mon oncle Benjmain"), di Ponson duTerrail etc.
[+]
Se, come leggevo, all'epoca"Angélique, Marquise des Anges"faceva sognare eroticamente il pubblico maschile, solleticando"pensieri morbosi", vale il latino"O tempora, o mores", appunto, in quanto oggi il film, più di mezzo secolo fa, farebbe sorridere le"educande", ammesso che ce ne siano ancora. Tratto dai romanzi, anzi in questo caso dal capostipite dei romanzi di Anne e Serge Golon, il film che preoccupava le censure ecclesiastiche ma anche"laiche", era un modesto condensato di molto Dumas(anche di quello che scrive"Cagliostro", per dire)d, Eugène Sue, di Claude Tillier("Mon oncle Benjmain"), di Ponson duTerrail etc.; il tutto riproposto con un''attenzione maggiore all'intreccio, all'"intrigo"di situazioni diverse, di tanto altro, ai trucchi(è film, non romanzo)e allora le architetture barocche, la ricostruzione forse non"perfetta"della scenografia d'epoca(1600)e di quanto vi sta dietro, con un ritmo filmico incessante, dove tutto succede a quanto precede"senza un attimo di respiro":che la storia e la serietà storiografica sia un optional, qui, è vero, ma senz'altro i romanzi"pseudostorici"dei coniugi Golon indicavano altro, ossia uno"spirito del tempo"che era in grande movimento, volendo liberarsi di autocrazia monarchica, tra l'altro sempre minata da complotti anche profondamente"endogeni"(il fratello del "Roi Soleil", per ex.), intolleranza del clero("Sancta"Inquisitio), condanne indiscriminate per stregoneria e dell'alchimia(sempre brandite quali strumenti diabolici e individuate dappertutto, anche dove proprio non ve n'era l'ombra), uso strumentale dellla religione quale"instrumentum regni", etc.IL cinema popolare è notoriamente più forte, per l'immagine(in specie a colori), la musica e altro rispetto alla letteratura parimenti popolare e così riesce a"sedurre"e coinvolgere, risuscitando sentimenti illuministi, comunque sempre vivi in Francia(molto meno in Italia)e preludendo, anche se confusamente, alla Rivoluzione francese(la"court de miracles"di subproletari storpi e banditi è certo diversa dai Giacobini, ma...)e a tanto altro. Michéle Mercier del tempo è ancora nel ricordo di molti, Robert Hossein è un signor attore, l'anti-Delon(dicebatur), Jean Rochefort senza baffi ma dal classico profilo, un giovane e quasi esordiente(non ancora negli spaghetti-western)Giuliano Gemma una sorpresa. Era il tempo anche delle grandi co-produzioni europee(qui franco-italo-germanica)prima dell'"Unione Europea". El Gato
[-]
[+] erotismo anni ''60 fuori luogo
(di critacautor)
[ - ] erotismo anni ''60 fuori luogo
|
|
[+] lascia un commento a elgatoloco »
[ - ] lascia un commento a elgatoloco »
|
|
d'accordo? |
|
|