Giuseppe Marotta
E avrei potuto non vedere il film Italia proibita, degli apprezzatissimi colleghi miei Enzo Biagi, Sergio e Brando Giordani, Aldo Falivena? Quattro bocche della verità alle quali è difficile resistere. Biagi, nei pochi mesi che ci stette, fu, per lo squallido Telegiornale, il Quarantotto e la peste. Ma, è ovvio, gli toccò andarsene. La TV è feudo, ormai, di Leone Piccioni (e due!); tornerò dondolandomi come Sofia Loren, su questo argomento. Che Italia proibita ci mostra, intanto, il film di Biagi e compagni? È un'Italia consentita, anzi attizzata, per la quale, si capisce, le stentoree voci del vigente regime non hanno un bisbiglio. [...]
di Giuseppe Marotta, articolo completo (5420 caratteri spazi inclusi) su 1965