Quando il regista Pino Mercanti propone a Claudio Villa la parte di uno dei due protagonisti maschili di “Serenata amara” il cantante prende tempo prima di rispondere affermativamente. In quel periodo, infatti, sta vivendo uno dei momenti più difficili e delicati della sua carriera di cantante a causa della tubercolosi e teme che i problemi fisici finiscano per condizionare la sua interpretazione. Alla fine accetta. Le riprese vengono effettuate nella palestra “Indomita”, una delle più popolari fucine pugilistiche di Roma. Il film non riesce a essere completamente convincente. La dinamica narrativa appare qua e là slegata e i caratteri dei protagonisti risultano privi di approfondimento.
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Quando il regista Pino Mercanti propone a Claudio Villa la parte di uno dei due protagonisti maschili di “Serenata amara” il cantante prende tempo prima di rispondere affermativamente. In quel periodo, infatti, sta vivendo uno dei momenti più difficili e delicati della sua carriera di cantante a causa della tubercolosi e teme che i problemi fisici finiscano per condizionare la sua interpretazione. Alla fine accetta. Le riprese vengono effettuate nella palestra “Indomita”, una delle più popolari fucine pugilistiche di Roma. Il film non riesce a essere completamente convincente. La dinamica narrativa appare qua e là slegata e i caratteri dei protagonisti risultano privi di approfondimento. La recitazione di Claudio Villa è, talvolta, impacciata e rigida, con il risultato di togliere spessore drammatico ad alcune sequenze. Non lo aiutano gli altri attori del cast, con la sola eccezione di Umberto Spadaro, altrettanto approssimativi nella caratterizzazione dei rispettivi personaggi.
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