Ennio Flaiano
L’aggettivo di questo titolo ci sembra francamente superfluo: esistono, forse, nel mondo del cinematografo, ragazze che non siano fortunate sin dalla nascita, a ogni costo? Che non abbiano visto realizzarsi i loro sogni, un film dietro l’altro? Che, con la loro inequivocabile fortuna, non abbiano fatto impallidire le anemiche e sensibili eroine dei «romanzi rosa»?
Se le nostre lettrici ricordano una sola di queste ragazze (ad esclusione, beninteso di Lilian Gish) ce lo facciano sapere. Quanto a noi, a tiro di memoria, non vediamo che visi sorridenti, lagrimucce presto asciugate con un bacio, matrimoni ben assortiti e, infine, una solida posizione assicurata a tutte indistintamente, per l’avvenire. [...]
di Ennio Flaiano, articolo completo (6491 caratteri spazi inclusi) su 13 dicembre 1939