Tempi moderni

Chi non ha mai visto i film di Chaplin (soprattutto "La febbre dell'oro", "Luci della città", "Tempi moderni", "Il grande dittatore", "Luci della ribalta") non può dire di essere un amante del cinema (perlomeno quello di classe). L'impenetrabile magia del vagabondo continua a illuminarci, la semplicità della sua comicità ha segnato un epoca e l'acutezza della sua denuncia sociale non ha eguali nel cinema. A chi dice che Chaplin è un grande solo perché riusciva a far ridere senza parlare, dico che non ha capito niente: se Chaplin fosse solo questo, ricoprirebbe nel cinema un ruolo secondario. Ai cosiddetti superesperti di cinema che hanno elencato i 25 film che ogni amante della cellulosa dovrebbe vedere senza includere nemmeno un film del vagabondo, dico che loro stessi non sono dei veri appassionati di cinema. E non parlo da esperto, ma da semplice appassionato