Nero veneziano |
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Un film di Ugo Liberatore.
Con Renato Cestié, José Quaglio, Rena Niehaus, Yorgo Voyagis, Fabio Gamma.
continua»
Horror,
durata 93 min.
- Italia 1978.
- VM 18 -
MYMONETRO
Nero veneziano
valutazione media:
2,69
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Vale una visione solo a scroccodi VittorioFeedback: 0 |
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mercoledì 5 settembre 2007 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il film di Liberatore è assolutamente sconclusionato dal punto di vista della trama e della logica narrattiva. Questo tuttavia non è necessariamente un giudizio negativo, perché la logica dell'horro ( nella quale il film si inscrive ) prevede che non esista appunto nessuna logica nella trama e nella successione degli avvenimenti. Alla base del genere esiste infatti una concezione prelogica e prerazionale della realtà in base alla quale nulla accade casualmente o sulla base del principio di causa ed effetto, ma tutto proviene da un'entità misteriosa ( dio o il diavolo ) che si trova al di fuori del reale e che fa scorrere gli eventi in maniera del tutto incomprensibile. Detto questo, il film di Liberatore è brutto perché la qualità delle immagini, del montaggio, la recitazione complessiva è del tutto scadente ( raramente ho visto Venezia così male utilizzata ), e sì che sarebbe uno sfondo perfetto ad una storia di paura proprio per le sue implicazioni malsane ( come sapeva benissimo Thomas Mann ). Ci sono sequenze del tutto inutili che servono solo a creare brividi agli spettatori con minor pretese ( il pozzo con i ratti e i serpenti, es. ; oppure quella specie di orgia alla fine durante il compleanno di Alex o l'ammucchiata con una parodia della crocefissione e via dicendo . L'andamento narrativo è goffo, il ritmo lasco e questo in un film del genere è un peccato mortale ( tanto per rimanere in tema di religione ). La trama invece ha qualche spunto interessante ed è, strano caso, corretta dal punto di vista della demonologia tradizionale: è vero che il demonio è invidioso e gode di fare il contrario di quello che ha fatto Cristo. Bella l'idea di far nascere il demonio in una sorta di bordello con prostitute al posto dei pastori e delle pie donne. Qualcosa di buono insomma c'è e gli appassionati magari apprezzeranno. Personalmente ho trovato bella, visivamente, la sequenza di Giorgio che si allontana, morto, tra le tombe: sarù proprio il cimitero di Venezia ? La battuta più bella: " Credi davvero che io sia vivo e che Alex sia morto ? ".
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