Di padre italiano e madre ucraina, bellissima, ha lavorato nel cinema italiano per circa 10 anni sotto il nome di Ely Galleani, Ely de Galleani, Elly De Galeani, Edy Gall o Justin Gall.

L'esordio
Esordisce nella pellicola di Duccio Tessari in Quella piccola differenza (1970) con Pino Caruso e diventa un'attrice di secondo piano in pellicole di genere horror o thriller all'italiana: 5 bambole per la luna d'agosto (1970), Una lucertola con la pelle di donna (1971), Baba Yaga (1973), Operazione Kappa: sparate a vista (1977) e il satanico Nero veneziano (1978).

I film di serie A
Farà anche parte di titoli non di serie B: Il prete sposato (1971), Roma bene (1971) con Vittorio Caprioli, ma soprattutto In nome del popolo italiano (1971) di Dino Risi con Ugo Tognazzi e Sono stato io! (1973) di Alberto Lattuada.

I film di serie B
Vari i generi in cui la ritroveremo più tardi: decamerotici (Jus primae noctis, Il sorriso del grande tentatore); poliziotteschi (La polizia incrimina, la legge assolve, Senza ragione, Mark il poliziotto spara per primo) e western (Una donna chiamata Apache).

Le commedie scollacciate o erotiche
Ma è nelle commedie scollacciate o erotiche che il nome di Ely Galleani diventa più celebre, grazie a Sedicianni (1974), La prova d'amore (1974), La dottoressa sotto il lenzuolo (1976), ...E la notte si tinse di sangue (1976), Emmanuelle Nera - Orient reportage (1976), La via della prostituzione (1978) di Joe D'Amato con Laura Gemser, Gabriele Tinti e Venantino Venantini, I grossi bestioni (1978) e Cugine mie (1978).

Il ritiro dalle scene
Allo scadere degli Anni Settanta, si ritira dalle scene diventando l'ombrosa moglie del regista Carlo Vanzina, dalla quale poi si è separata, e si è buttata in campo editoriale pubblicano un e-book. Attualmente tiene sul web un blog bellissimo, all'interno del quale racconta la sua esperienza di vita e professionale ai fans.