Non ho dubbi: questo è uno dei film più belli che io abbia mai visto in tutta la mia vita.
E’un tuffo nell’oceano dei sentimenti, delle emozioni, dei legami famigliari e d’amicizia… E’la vita, raccontata in ogni sua sfaccettatura.
I disegni non sono perfetti, ma sgraziati, si deformano con le emozioni e i movimenti dei personaggi accompagnando gli stati d’animo che ciascuno prova, ed è bellissimo vedere tutto questo. E’bellissimo vedere come l’animazione si fonda, si mischi con la realtà e la psiche.
Ognuno dei tre protagonisti è indimenticabile, adorabile e simpaticissimo, s’insinua nel cuore dello spettatore per non lasciarlo più: abbiamo Hana, un travestito e omosessuale dichiarato, strambo e divertente ma molto affettuoso nei confronti delle persone cui vuole bene, Gin, un uomo burbero e alcolizzato ormai stanco e profondamente segnato dalla vita, e Miyuki, una ragazzina fuggita di casa, apparentemente indolente e menefreghista ma in verità molto sensibile.
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Non ho dubbi: questo è uno dei film più belli che io abbia mai visto in tutta la mia vita.
E’un tuffo nell’oceano dei sentimenti, delle emozioni, dei legami famigliari e d’amicizia… E’la vita, raccontata in ogni sua sfaccettatura.
I disegni non sono perfetti, ma sgraziati, si deformano con le emozioni e i movimenti dei personaggi accompagnando gli stati d’animo che ciascuno prova, ed è bellissimo vedere tutto questo. E’bellissimo vedere come l’animazione si fonda, si mischi con la realtà e la psiche.
Ognuno dei tre protagonisti è indimenticabile, adorabile e simpaticissimo, s’insinua nel cuore dello spettatore per non lasciarlo più: abbiamo Hana, un travestito e omosessuale dichiarato, strambo e divertente ma molto affettuoso nei confronti delle persone cui vuole bene, Gin, un uomo burbero e alcolizzato ormai stanco e profondamente segnato dalla vita, e Miyuki, una ragazzina fuggita di casa, apparentemente indolente e menefreghista ma in verità molto sensibile.
Mi è piaciuto molto il forte rapporto che lega il trio e che attraversa i suoi alti e i suoi bassi, tra le liti fra Hana e Gin, o gli screzi fra quest’ultimo e Miyuki. Nonostante litigi e battibecchi, vedere come siano praticamente inseparabili e si vogliano bene come un’autentica famiglia.
La trama è piena zeppa di colpi di scena a dir poco spiazzanti, ed è commovente vedere come Kiyoko, la neonata trovata dai tre senzatetto, risveglierà i ricordi del passato e i desideri di ognuno di loro: il lato materno, sempre desiderato e mai assaporato, di Hana, quello paterno e ormai perduto (?) di Gin e la nostalgia per il padre abbandonato per quanto riguarda Miyuki.
Quindi, che dire? Guardatelo, ridete, piangete, gustatevelo.
“Tokyo godfathers” è una vera perla del cinema.
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