Due amici viziati e benestanti vivono nella bella Roma dei Parioli.Passando le serate a divertirsi e le giornate a non concludere nulla se non a prendere tutto come un gioco, decidono di adescare due ragazze con la scusa di poterle far fare un film.La messa in scena degenera e forse una ragazza rischia di morire, ma la fortuna è sempre dalla parte dei più tiranni.Senza senso etico e sensibilità i ragazzi dei parioli vivono per sfruttare gli altri come gioco e null'altro.Sergio Corbucci (acque amare) dirige un film interessante, e oltre alla regia firma anche la sceneggiatura con Luciano Martino, del resto il film e' tratto da una commedia di quest'ultimo.Il film vorrebbe affrontare il tema di una gioventù bruciata (anche nel film c e il riferimento a James Dean) che per i propri scopi non esita a usare e sfruttare le persone attraverso l'inganno (l idea di adescamento) per poi mandarle al macello (la presa in giro di gruppo verso la povera Grazia),e il risultato è buono, soprattutto nel finale, ove si evidenzia l'infantilita' di questi ragazzi troppo ingenui e ridicoli.
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Due amici viziati e benestanti vivono nella bella Roma dei Parioli.Passando le serate a divertirsi e le giornate a non concludere nulla se non a prendere tutto come un gioco, decidono di adescare due ragazze con la scusa di poterle far fare un film.La messa in scena degenera e forse una ragazza rischia di morire, ma la fortuna è sempre dalla parte dei più tiranni.Senza senso etico e sensibilità i ragazzi dei parioli vivono per sfruttare gli altri come gioco e null'altro.Sergio Corbucci (acque amare) dirige un film interessante, e oltre alla regia firma anche la sceneggiatura con Luciano Martino, del resto il film e' tratto da una commedia di quest'ultimo.Il film vorrebbe affrontare il tema di una gioventù bruciata (anche nel film c e il riferimento a James Dean) che per i propri scopi non esita a usare e sfruttare le persone attraverso l'inganno (l idea di adescamento) per poi mandarle al macello (la presa in giro di gruppo verso la povera Grazia),e il risultato è buono, soprattutto nel finale, ove si evidenzia l'infantilita' di questi ragazzi troppo ingenui e ridicoli.Piccola parte anche per Nino Manfredi, che porta un personaggio simpatico e nulla più. Una commedia amara che lascia lo spazio per riflettere sul classismo.Ottima Alessandra Panaro.
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