falco rosso
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lunedì 28 marzo 2005
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unico come film di guerra
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Assolutamente unico nel panorama dei film di guerra, non il solito polpettone ambientato contro i soliti tedeschi o nel miglior dei casi in un conflitto riconosciuto,
ma un girato che è una guerra ambientata nello stesso periodo storico del film.
Già questo rivoluzionario, ma la trama con il sudafricano bianco che trova una intesa con l'esponente nero e gli stessi mercenari raffigurati non come angeli ma tutt' altro che demoni malvagi e dove gli stati africani vengono rappresentati per quel che sono dittature violente e il tutto nel 1978, ma credetemi solo per questo meriterebbe un premio poi la recitazione di grandi attori e il realismo senza scene da combattenti immortali lo elevano tra i miglior film di guerra.
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Assolutamente unico nel panorama dei film di guerra, non il solito polpettone ambientato contro i soliti tedeschi o nel miglior dei casi in un conflitto riconosciuto,
ma un girato che è una guerra ambientata nello stesso periodo storico del film.
Già questo rivoluzionario, ma la trama con il sudafricano bianco che trova una intesa con l'esponente nero e gli stessi mercenari raffigurati non come angeli ma tutt' altro che demoni malvagi e dove gli stati africani vengono rappresentati per quel che sono dittature violente e il tutto nel 1978, ma credetemi solo per questo meriterebbe un premio poi la recitazione di grandi attori e il realismo senza scene da combattenti immortali lo elevano tra i miglior film di guerra.
Concludo con una esperienza personale:
Nel 2000 ero a Londra entro in un negozio di VHS/DVD e trovo il film rimasterizzato
che rienpiva almeno due scaffalature
il tutto a prezzo pieno da prima uscita.
Se questa non è qualità cos'è.
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nick castle
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sabato 30 maggio 2009
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ottimo film di sapore post-guerra...
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Quattro ex- soldati, uno ubriacone, uno strozzino, l'altro padre di un figlio avuto con una ragazzina durante la guerra e l'ultimo allo sbando per Londra, vengono reclutati da un industriale, per recuperare un ex capo di stato africano, tenuto prigioniero dal dittatore di Zembala, salito al potere con un colpo di stato. Il Padre di famiglia e lo sbandato ci lascieranno la pelle, insieme alla maggior parte del gruppo di reclutati, mentre i due sopravissuti vendicheranno la morte degli amici, provocata dall'industriale che li ha assoldati. Ottimo film, più d'azione che d'avventura, che ha tanti punti forti, la sceneggiatura e dialoghi coincisi di Reginald Rose, il montaggio praticamente perfetto di John Glen e la regia di stampo bellico di Andrew V.
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Quattro ex- soldati, uno ubriacone, uno strozzino, l'altro padre di un figlio avuto con una ragazzina durante la guerra e l'ultimo allo sbando per Londra, vengono reclutati da un industriale, per recuperare un ex capo di stato africano, tenuto prigioniero dal dittatore di Zembala, salito al potere con un colpo di stato. Il Padre di famiglia e lo sbandato ci lascieranno la pelle, insieme alla maggior parte del gruppo di reclutati, mentre i due sopravissuti vendicheranno la morte degli amici, provocata dall'industriale che li ha assoldati. Ottimo film, più d'azione che d'avventura, che ha tanti punti forti, la sceneggiatura e dialoghi coincisi di Reginald Rose, il montaggio praticamente perfetto di John Glen e la regia di stampo bellico di Andrew V. MacLaglen. Lo rende ancora più potente la critica al colonialismo e al razzismo, le scene drammatiche di morte, l'amore per la patria(cosa ben più sentita dagli inglesi che dagli americani balordi), e la lealtà verso i compagni. Bellissimo e profondo il tema musicale scritto e interpretato da Joan Armatrading. L'unico errore: il film dovrebbe essere ambientato negli anni 50 circa, ma gli usi e costumi sono degli anni in cui è girato il film, se non fosse per questo sarebbe un film perfetto.
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muttley72
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domenica 26 febbraio 2012
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un film dal sapore particolare
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Ho dato "solo" 4 stelle perchè il film non è definibile come capolavoro in assoluto, anche se nel suo genere (e per chi ama ed apprezza questo genere di film) il film potrebbe meritare anche le 5 stelle. Dissento quindi dal modesto giudizio che Il Morandini da alla pellicola.
Il film è sicuramente apprezzabile per le scene di guerra, si vede cioè che chi ha costruito la sceneggiatura in quelle parti del film ha avuto dei buoni consulenti in campo militare o che comunque non era uno spovveduto in tale campo. Senza esagerare, le scene di battaglia sono godibili, credibili ed emozionanti...mai noiose. Siamo a mille anni luce dai certi patetici film hollywodiani di azione o guerra.
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Ho dato "solo" 4 stelle perchè il film non è definibile come capolavoro in assoluto, anche se nel suo genere (e per chi ama ed apprezza questo genere di film) il film potrebbe meritare anche le 5 stelle. Dissento quindi dal modesto giudizio che Il Morandini da alla pellicola.
Il film è sicuramente apprezzabile per le scene di guerra, si vede cioè che chi ha costruito la sceneggiatura in quelle parti del film ha avuto dei buoni consulenti in campo militare o che comunque non era uno spovveduto in tale campo. Senza esagerare, le scene di battaglia sono godibili, credibili ed emozionanti...mai noiose. Siamo a mille anni luce dai certi patetici film hollywodiani di azione o guerra. Un'altra caratteristica del film è quella di far precedere le scene di battaglia in Africa (nell'ambiente rurale del terzo mondo) dall'antefatto che si svolge invece in ambiente urbano europeo (a Londra). Senza la pretesa di essere un film "impegnato", la trama riesce a descrivere senza mai annoiare i difetti sia del "primo" che del "terzo mondo". Il ritratto che la pellicola fa del mondo dei mercenari degli anni '70 può essere considerata (sia ieri che oggi) poco "politically correct", infatti si denunciano sì i mali e le pochezze dei mercenari e del mondo occidentale (industriali, politicanti, ecc), ma dei primi esalta contemporaneamente la dignità e lo spirito di fratellanza. Altra "spudoratezza" del film è quella di mettere in risalto anche i difetti e l'immaturità "tribale" degli africani. Che un film del genere (uscito negli anni '70) riuscisse a meritarsi il plauso della critica era quindi quasi impossibile, ma continua a piacere agli spettatori che amano i film di azione e di guerra ben fatti. L'ho visto da ragazzino con mio padre, lo rivedo con piacere oggi a 40 anni.
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onufrio
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martedì 24 marzo 2020
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mercenari in africa
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Il ricco Sir Matherson, interpretato dall'ormai attempato ma pur sempre affidabile e carismatico Stewart Granger, affida al Colonnello Faulkner (R.Burton) una rischiosa missione nel cuore dell'Africa Nera. La missione consiste nel salvare un uomo politico creduto morto, tale Limbani. Faulkner accetta e allestisce una valida squadra composta da oltre 30 persone dove spiccano gli amici Janders (Harris) e Fynn (Moore). La missione sembra filare via liscia, quando lo stesso mandante cambia di colpo il suo piano (premeditato). I mercenari si ritroveranno così abbandonati al loro destino, cercando di salvare la pelle e ritornare in patria con Limbani.
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