lyrael
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martedì 29 settembre 2020
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meraviglioso
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Splendido affresco di un tormento esterno e interiore di un combattente dell'IRA, che sembra non credere fino in fondo alla causa, ma che stravolge la propria vita in un modo che non avrebbe di certo pensato, solo per mantenere una promessa.
Bravissimo Stephen Rea, altrettanto Forest Whitaker, incredibile l'interpretazione dell'esordiente assoluto Jaye Davidson, che stupisce per una naturalezza e una capacità di stare davanti alla macchina da presa davvero invidiabili, cosa che fa rimpiangere ancora di più la sua decisione di dedicarsi ad altro dopo soli due film.
Consigliatissimo.
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luca scialo
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sabato 18 aprile 2020
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storia originale che si perde per strada
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Adescato da una militante, Jody, un militare inglese di colore viene fatto prigioniero dall'Ira. Durante la breve cattura, stringe amicizia con uno dei suoi aguzzini: Fergus. Mostrandogli la donna che ama, Dil. E, consapevole di essere ormai stato condannato a morte dai ribelli irlandesi, si raccomanda di andare in Inghilterra a dirgli che la amava. Ma quando tenta la fuga, finisce ucciso ironia della sorte sotto la camionetta dei militari. Militari che attaccheranno il covo dell'Ira.
Così Fergus, dopo aver rinunciato alla sua lotta e tagliato i capelli, raggiunge Dil per fare la volontà di Jody. Ma tra i due nasce una complicata storia d'amore, resa tale dal segreto di Dil e dagli ex compagni dell'Ira che lo trovano anche nella terra nemica.
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Adescato da una militante, Jody, un militare inglese di colore viene fatto prigioniero dall'Ira. Durante la breve cattura, stringe amicizia con uno dei suoi aguzzini: Fergus. Mostrandogli la donna che ama, Dil. E, consapevole di essere ormai stato condannato a morte dai ribelli irlandesi, si raccomanda di andare in Inghilterra a dirgli che la amava. Ma quando tenta la fuga, finisce ucciso ironia della sorte sotto la camionetta dei militari. Militari che attaccheranno il covo dell'Ira.
Così Fergus, dopo aver rinunciato alla sua lotta e tagliato i capelli, raggiunge Dil per fare la volontà di Jody. Ma tra i due nasce una complicata storia d'amore, resa tale dal segreto di Dil e dagli ex compagni dell'Ira che lo trovano anche nella terra nemica.
Neil Jordan scrive una storia interessante, che gli valse l'Oscar. Tuttavia, la racconta bene a metà. Ossia fino a quando Fergus non scopre la vera natura di Dil. Di lì in poi la sceneggiatura si avvita su se stessa e tira avanti con difficoltà, tra scene poco convincenti e dialoghi superficiali.
Si riscatta un po' nel finale. Romantico seppur amaro.
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toty bottalla
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lunedì 16 maggio 2016
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storia curiosa, ben recitata, con sorpresa!
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Una storia articolata che durante il suo svolgimento sembra stagnare, una volta chiarita la fase "thriller" Neil Jordan che oltre al soggetto e regia cura un'ottima sceneggiatura con la quale vince l'oscar, ci inchioda a seguire gli sviluppi di un racconto intrigante ben recitato che si muove in un contrasto di violenza e sentimenti tormentati ma buoni che costano 2334 giorni di prigione a Fergus, anzi no, 2335. Saluti.
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luigi chierico
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martedì 11 novembre 2014
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contro la natura ragion non vale
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Durante la lunga guerra di indipendenza dell’Irlanda dall’Inghilterra, che va sotto l’acronimo di IRA, un soldato inglese di nome Jodi, interpretato da Forest Whitaker, viene fatto prigioniero dagli uomini dell’IRA ed affidato a Fergus, interpretato da Jave Davidson. Durante la prigione Jody gli racconterà di una sua relazione intensa con la bellissima Dil,interprete Miranda Richardson, affascinante, quanto brava e pluripremiata attrice inglese. Come molti attori inglesi anche lei attrice di teatro. L’inglese, condannato a morte, chiede all’irlandese di andare a trovare, dopo la sua morte, Dil in Inghilterra.
Morto Jody, Fergus è poi costretto a lasciare l’Irlanda per rifugiarsi in Inghilterra dove manterrà la promessa fatta a Jody,finendo con l’innamorarsi di Dil.
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Durante la lunga guerra di indipendenza dell’Irlanda dall’Inghilterra, che va sotto l’acronimo di IRA, un soldato inglese di nome Jodi, interpretato da Forest Whitaker, viene fatto prigioniero dagli uomini dell’IRA ed affidato a Fergus, interpretato da Jave Davidson. Durante la prigione Jody gli racconterà di una sua relazione intensa con la bellissima Dil,interprete Miranda Richardson, affascinante, quanto brava e pluripremiata attrice inglese. Come molti attori inglesi anche lei attrice di teatro. L’inglese, condannato a morte, chiede all’irlandese di andare a trovare, dopo la sua morte, Dil in Inghilterra.
Morto Jody, Fergus è poi costretto a lasciare l’Irlanda per rifugiarsi in Inghilterra dove manterrà la promessa fatta a Jody,finendo con l’innamorarsi di Dil.
Questa è la trama, detta in poche parole, vedere l’eccellente film è tutt’altra cosa. La vicenda è ricca di sorprese, di avvenimenti, guerra ed amore in conflitto come il bene e il male, meglio essere uomo o donna. La rivoluzione, anche dei sensi in alcuni casi. Tacere,mentire,dire la verità? Un dilemma, dentro o fuori, in cui tutti almeno una volta nella vita ci imbattiamo.
La scorpione, alla generosa rana che ha punto,dice: “… è la mia natura”. Il buono sarà sempre buono, il cattivo sarà sempre cattivo, ma “la donna sarà sempre donna” e l’’uomo sempre uomo? Oggi il dubbio si pone.
Fotografia valida, musica toccante, soprattutto bellissima la canzone The Cryng Game cantata da Dave Berry, ma interpretata dalla bella Miranda Richardson, che veste le scomode vesti di Dil, procace e provocante quanto misteriosa.
C’ è guerra di popoli e guerra di sesso e l’irlandese Fergus, devoto amico del suo prigioniero Jodi, dovrà vincere o perdere, la scelta di fronte al prossimo nemico sarà difficile. Proprio un bel film che affronta con il coraggio dell’irlandese una difficile tematica, con garbo, senza volgarità, direi con poesia come lo è sempre l’Amore. E come nella canzone Dil canta con flebile voce :“Ci siamo posti fitte al cuore, perché ci sono le lacrime; non voglio più il gioco del pianto”.
In definitiva la visione di questo film è meritevole per diversi motivi, anche se può sembrare sconcertante, ma l’amore non ha limiti se non quegli che noi gli attribuiamo, in genere molto ben definiti tra confini insuperabili. L’interpretazione dolente di Stephen Rea, esaltante di Forest Whitaker
ed alcuni strepitosi dialoghi (oscar per la migliore sceneggiatura), con compiacenti lunghi silenzi, fanno della vicenda qualcosa di allucinante, ma certamente di dolce ed amaro, come lo è la vita. chibar22@libero.it
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filippo catani
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martedì 14 agosto 2012
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drammi umani
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Irlanda del Nord. Un gruppo di appartenenti all'IRA rapisce un soldato inglese che cerca di utilizzare per uno scambio con un appartenente al movimento. Durante la prigionia, il soldato stringe una sorta di amicizia con uno dei rapitori affidandogli una missione; qualora venisse ucciso l'uomo dovrebbe andare in cerca della moglie del soldato per dirle che lui l'ha pensata fino all'ultimo.
Tanti i temi che spiccano in questo bellissimo film. Intanto ci troviamo all'interno del conflitto che ha agitato l'Irlanda del Nord per anni e che è stato magnificamente raccontato in numerose pellicole e anche questa non è da meno. Questa guerra finiva per scaraventare in un terribile abisso chi vi partecipava specie perchè una volta dentro non si riusciva più ad uscirne.
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Irlanda del Nord. Un gruppo di appartenenti all'IRA rapisce un soldato inglese che cerca di utilizzare per uno scambio con un appartenente al movimento. Durante la prigionia, il soldato stringe una sorta di amicizia con uno dei rapitori affidandogli una missione; qualora venisse ucciso l'uomo dovrebbe andare in cerca della moglie del soldato per dirle che lui l'ha pensata fino all'ultimo.
Tanti i temi che spiccano in questo bellissimo film. Intanto ci troviamo all'interno del conflitto che ha agitato l'Irlanda del Nord per anni e che è stato magnificamente raccontato in numerose pellicole e anche questa non è da meno. Questa guerra finiva per scaraventare in un terribile abisso chi vi partecipava specie perchè una volta dentro non si riusciva più ad uscirne. Come si vede nel film anche in caso di fuga e di esistenza nell'anonimato si veniva sempre ritrovati. E poi troviamo l'amicizia che unisce il soldato rapito e il rapitore. Non si tratta della canonica sindrome di Stoccolma bensì un drammatico rapporto tra due uomini che non credono fino in fondo alla rispettiva causa di appartenenza e che vorrebbero vivere una vita tranquilla. E poi c'è la conturbante figura della moglie del soldato che regge la sceneggiatura della seconda parte del film. Non solo è toccante il suo stile di vita ma lo sarà ancora di più scoprendo il segreto che custodisce e che fa di lei una donna estremamente fragile e bisognosa di quell'affetto che solo il soldato pareva avergli dato. Il drammatico epilogo è il degno sugello per una storia che portava in se troppi elementi esplosivi destinati inevitabilmente ad esplodere. Splendido il trio dei protagonisti uno più bravo dell'altro: il soldato consapevole ormai del destino segnato Whitaker, il rapitore Rea e la moglie Miranda Richardson.
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paride86
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lunedì 25 luglio 2011
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bello
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Una storia davvero particolare, e non mi riferisco al colpo di scena - che tale non è, o almeno non lo è stato per me.
"La moglie del soldato" ha tanti argomenti: il terrorismo, la sessualità, il tradimento; li affronta in maniera diseguale e forse, in alcuni momenti, un po' stucchevole, ma è sicuramente un film da ricordare.
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asimone
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venerdì 10 settembre 2010
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capolavoro?
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un assemblaggio di temi implausibili, irritante persino l'accostamento tra terroristi da operetta e l'IRA. il trans che attinenza ha col film o anche viceversa, trans e terrorismo ? mi viene da pensare che nel '92 non c'erano altri film da premiare. lo proporrei tra i peggiori film della storia del cinema, recitazione degli attori compresa.
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serpico
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lunedì 18 maggio 2009
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un film non per tutti
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PER GLI AMANTI DEL CINEMA E UN FILM DA VEDERE
ANCHE SE E UN PO DELICATO RIPETO NON PER TUTTI
BUONA LA REGIA BRAVI ANCHE GLI ATTORI
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alessandro, napoli
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lunedì 2 marzo 2009
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capolavoro
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Un film di frontiera, dove convinzioni politiche, sentimentali, sessuali, svaniscono e si fondono l'una dell'altra. Su tutto c'è l'ombra del colonialismo inglese: dalla questione irlandese a quella dei Caraibi (il soldato del titolo è originario di Antigua). Azzeccatissimo il titolo originale, "The Crying Game", "Il gioco del pianto", che ben descrive una delle sequenze più toccanti del film, quella in cui Fergusa insegue il soldato per ucciderlo, ma senza averne il coraggio, ed entrambi ridono, ricordando il gioco del cricket (gioco importato dagli inglesi nei Caraibi, e simbolo del colonialismo).
Un film asciutto, equilibrato, semplice nel modo in cui dipana i filidi quella che poteva essere una complicata matassa.
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Un film di frontiera, dove convinzioni politiche, sentimentali, sessuali, svaniscono e si fondono l'una dell'altra. Su tutto c'è l'ombra del colonialismo inglese: dalla questione irlandese a quella dei Caraibi (il soldato del titolo è originario di Antigua). Azzeccatissimo il titolo originale, "The Crying Game", "Il gioco del pianto", che ben descrive una delle sequenze più toccanti del film, quella in cui Fergusa insegue il soldato per ucciderlo, ma senza averne il coraggio, ed entrambi ridono, ricordando il gioco del cricket (gioco importato dagli inglesi nei Caraibi, e simbolo del colonialismo).
Un film asciutto, equilibrato, semplice nel modo in cui dipana i filidi quella che poteva essere una complicata matassa. Grande Neil Jordan alla regia, grandi gli attori, da seguire assolutamente nella versione originale in inglese.
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babyjane
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giovedì 19 luglio 2007
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la moglie...o marito?
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non so come sia riuscito a vincere degli Oscar. è orrendo.
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