Un film che vorrebbe essere la versione italiana di sliding doors ed invece è la terrificante involuzione (sì, è possibile una involuzione) dei cinepanettoni.
L'idea di fondo è stuzzicante per quanto non originalissima: cosa sarebbe successo e cosa è successo mescolando nel gioco delle coppie quattro giovani che si ritrovano ad una cena su di una terrazza romana.
Se una opera autodefinitasi leggera richiede una preventiva lettura della trama per essere compresa, vuol dire che proprio non ci siamo. La sceneggiatura si rivela un puzzle di singole buone situazioni buttato a caso su di un tavolo con la richiesta allo spettatore di descrivere l'immagine che questo rappresenta.
Ho rivissuto il medesimo straniamento di quando assistetti a 2001 Odissea nello Spazio, allora i film si consegnavano al macchinista suddivisi in diverse "pizze" numerare che erano poi le bobine della pellicola, ebbene per un fantozziano errore la numerazione era stata apposta a caso e dunque assistei all'inizio allo spegnimento di Hal 9000 (giro giro tondo) salvo vedere poi l'ominide che frange le ossa, e poi un uomo che vagava nello spazio non riuscendo più a rientrare nella navicella, perso nell'immensità, salvo ritrovarmelo a tavola che parlava tranquillamente coi compagni. Non ho più voluto rivederlo nemmeno nella versione corretta.
Orribile, per tornare a questo film, la parte girata a "Lisbona" (probabilmente Gabicce Mare) dove tutti parlano inglese, come ovviamente succede a tutti i portoghesi.
Difetti di regia, incapacità di definire i flash back come tali, gente che va, gente che viene.
Peccato per gli attori che hanno dato l'anima, peccato per Ilenia Pastorelli, una volta tanto uscita dal ruolo di coatta per quanto non credibile in quello del medico.
Insomma un pasticcio indigeribile ed incomprensibile. 100 minuti di vita buttati nell'indifferenziata.
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