Irritante, se non fossi stata in sala grande me ne sarei andata. Benissimo la denuncia delle violazioni della libertà nella Polonia degli anni '80, ma il regista sembra ignorare che la Polonia di oggi non è certo un modello di democrazia. Per non parlare dell'esaltazione di Solidarnosc, fra preti e poetesse. L'unico bel personaggio è l'infermiere, mite e onesto. Gli altri, a partire dai protagonisti, sono (volutamente?) sgradevoli, arroganti, egoisti. Molto bella la scenografia, i mobili, le stoviglie, tutta l'ambientazione è ricca di fascino. Dal punto di vista cinematografico i film è troppo lungo, con troppi personaggi, con continui cambi di scena che frammentano il racconto. Chissà percé è arrivato al concorso.
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Irritante, se non fossi stata in sala grande me ne sarei andata. Benissimo la denuncia delle violazioni della libertà nella Polonia degli anni '80, ma il regista sembra ignorare che la Polonia di oggi non è certo un modello di democrazia. Per non parlare dell'esaltazione di Solidarnosc, fra preti e poetesse. L'unico bel personaggio è l'infermiere, mite e onesto. Gli altri, a partire dai protagonisti, sono (volutamente?) sgradevoli, arroganti, egoisti. Molto bella la scenografia, i mobili, le stoviglie, tutta l'ambientazione è ricca di fascino. Dal punto di vista cinematografico i film è troppo lungo, con troppi personaggi, con continui cambi di scena che frammentano il racconto. Chissà percé è arrivato al concorso...
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