Ero un'avida lettrice del fumetto Diabolik e quando ho scoperto che ci sarebbe stata una serie, ero davvero entusiasta. Motivo del mio entusiasmo è perché, da ragazzina era l'unico fumetto che mi interessava davvero. Aggiungo che avevo ragione nel non voler vedere la Serie che si è rivelata decisamente meno che mediocre sotto numerosi punti di vista.
Quello che mi rattrista sempre di più è notare che la nuova leva di attori italiani scompaiono dinanzi alla bravura, le intonazioni, le capacità recitative nonché la passionalità di tanti doppiatori di altissimo livello che parlano per attori importanti da ogni dove: U.S.,Francia, Germania, Turchia, etc. Non so cosa stia succedendo ai nuovi attori ma non riesco ad ascoltarli oltre 30 secondi perché si tratta sempre di una recitazine scialba, senz'anima e priva di quella passione e necessaria bravura che fa dimenticare che stanno recitando... e anche molto male.Pronunce e intonazioni poco credibili; frasi buttate di fretta, come se fossero persone che non hanno mai preso lezioni di recitazione e che mancano di quella indispensabile spontaneità e CREDIBILITA' che ogni bravo attore dovrebbe avere.
Infelice anche la scelta di Luca Marinelli, con il picco della vedova esagerato che - come già accennato da altro partecipante - lo assimila molto a Dracula, piuttosto che a Diabolik, personaggio decisamente avvenente dal fascino quasi irresistibile e perverso di un criminale intrigante quanto diabiolico. Mentre la grinta, l'astuzia ineguagliabile di questo criminale geniale "brilla" come un diamante nel fumetto, nella serie è una specie di povero vetro opaco il cui luccicchio viene del tutto smorzato e appannato da una fisicità poco consona e da una marcata assenza di carisma che si spegne ogni qualvolta apre bocca e non riesce a comunicare con uno sguardo magnetico e ipnotico che ha fatto di Diabolik uno dei personaggi più famosi dei fumetti.
Preferirei neanche pronunciarmi sulla recitazione inqualificabile della Bellucci che ho trovato quasi amorfa, con un accento pseudo-francese che, in tutta sincerità, le sta meglio di quando parla l'italiano, dato che la pronuncia italiana è decisamente affettata, con intonazioni che mancano totalmente di quella spiccata personalità ed espressività fondamentali per riuscire a trasmettere emozioni e a comunicare efficacemente sentimenti, stati d'animo, etc. Espressività ZERO e mentre tutti osannano Miriam Leone, sarebbe certamente più gradito che ci si concentrasse sulle sue capacità come attrice, piuttosto che focalizzarsi esclusivemente sulla sua fisicità - innegabilmente una donna avvenenente - di cui è pieno il firmamento del cinema, nonché l'intero pianeta... tuttavia, se vado all'opera, è perché mi interessa il talento dei vari cantanti e stesso dicasi per il teatro, il balletto o qualsias altra forma d'arte e non perché i protagonisti sono attraenti, etc.: di bellezza maschile e femminile ne è pieno l'universo del cinema nonché il mondo intero... dato che a me interessa unicamente il talento, quello vero, per intenderci, così come l'antica e onorabile arte dell'AUTENTICA RECITAZIONE, di cui l'Italia - a suo tempo - è stata grande protagonista, tale da far amare capolavori come "La Strada", "La Ciociara", "C'era una volta l'America", "La Dolce Vita", etc., etc., etc. a livello internazionale. Non so cosa insegnano nelle attuali scuole di recitazione, ma signori miei, cercate di capire perché gli italiani preferiscono guardarsi le Serie delle Soap Opera turche nonché film che provengono dagli U.S., dalla Francia, dalla Germania e così via, purché noin siano italiani!!! Che gran peccato!!!!!!!!!!!!!
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