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Questo"COme se non ci fosse un domani"(Igor Biddau, 2019 non si sa chi sia/siano gli autori di soggetto e sceneggiatura, ma il film sembra di impronta-derivazione teatrale, con pochissimi"esterni")propone il tema di un uomo indeciso anche sul suo futuro porssimo(sposarsi con la sua fidanzata o meno-that is the question..)riceve un regalo di nozze da una misteriossa donna, non giovnae un barattolo che gli cambiera'la vita, facendolo avanzare sempre di un anno: vedra'la nscita della figlia, i dissapori con la moglie, la separazione da questa, che avra'un "altro", la richiesta di divorzio avanzata dall'ex cojniuge, la morte di un amico, altro ancora, finche', sempre con un nuovo incontro con la"viejita", che si rivela donna cosciente e convivente con una donna( anticipazione di scenari allora impensati o un inno al "politically correct"?Non saprei)sembra poter riprendere in mano le redini della propria vita, riprogrmmandola e scegleindo professioni piu'adatte alle proprie i nclinazioni e ai propri desideri e alle proprie capacita'. A parte il "miracolismo magico"per cui tutto dioenderebbe da un barattolo, da notare l'impianto teatrale di fondo, scenograficamente poco filmico, su cui si puo'concordare, ma il tutto appare da un lato mutuato da ilm made in the USA magari neppure eccelsi eppure decisamente superiori a questa"non copia", dall'altro improntato a un certo "magismo" che ripropone modelli anche fin troppo conosciuti, non districandosi troppo bene nella loro riproposzione. Gli interpreti, Francesco Malcom, Marina Kazannkova, Rossella Brescia, Tim Daish, stanno al"play"con convinzione relativa? Eugen
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