La serie horror della bambola del male Annabelle, giunge al suo terzo capitolo. E qui ritornano i coniugi Warren e la loro figlioletta Judy su cui ruota l'intero film. 'Annabelle comes home' (in originale) è una pellicola tesa e claustrofobica, angosciata e inquietante, ambientata nella stanza dove i Warren tengono chiusi i loro manufatti malefici, e caratterizzato da un'efficace messinscena e da uno stile visivo, ormai ben collaudati episodio dopo episodio nell'universo The Conjuring. L'opera appare onesta, coerente e compatta, ogni elemento formale e della sceneggiatura è ben dosato e funzionalizzato con intelligenza e maturità, sapendo come coinvolgere l'interesse dello spettatore nella dimensione della paura costruita dal montaggio a piccoli passi, e tramite sequenze di pura suspense e non di facile spavento.
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La serie horror della bambola del male Annabelle, giunge al suo terzo capitolo. E qui ritornano i coniugi Warren e la loro figlioletta Judy su cui ruota l'intero film. 'Annabelle comes home' (in originale) è una pellicola tesa e claustrofobica, angosciata e inquietante, ambientata nella stanza dove i Warren tengono chiusi i loro manufatti malefici, e caratterizzato da un'efficace messinscena e da uno stile visivo, ormai ben collaudati episodio dopo episodio nell'universo The Conjuring. L'opera appare onesta, coerente e compatta, ogni elemento formale e della sceneggiatura è ben dosato e funzionalizzato con intelligenza e maturità, sapendo come coinvolgere l'interesse dello spettatore nella dimensione della paura costruita dal montaggio a piccoli passi, e tramite sequenze di pura suspense e non di facile spavento. 'Annabelle 3' non è particolarmente originale ma sa creare un'atmosfera cupa e sinistra, e una storia terribile e affascinante, che non delude. Merito anche della scenografia e della fotografia, ben curate. Alla regia debutta lo sceneggiatore dei due capitoli precedenti, con i pregi e i difetti dell'esordio. Convincente tutto il cast. Insomma, un film piacevole da vedere che offre anche qualche tocco d'ironia nonché spunti di riflessione sull'esistenza del Male e della morte, e sulla loro ambivalenza nelle nostre vite e psicologie. E' doverosamente dedicato alla memoria della vera Lorraine Warren, deceduta a 92 anni lo scorso 18 Aprile.
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