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"Rémi -Sans Fanille"(Anotnie Bloissier, dal "classico" del 1800"Sans Famille"di Hector Malot, 2018): Rémi, orfano, adottato, a un certo punto viene lasiciato dai suoi, a casua dei gravi problemi finanziari della famiglia e segnatamente del padre. Minacciato di finire in orfanotrofio,. si trova la soluzione: un artista di strada, Vitalis, che realizza spettacoli con un cane e una scimmietta ammaestrata, lo fa esibire come cantante. Gl insengerà leggere, ma Vitalis finirà in carcere perché non riconosciuto come persona "pubblica". Tutto tornerà" a posto", e si scoprirà che l'artista di strada era un famoso musivista(violinista)che aveva abbandonato la sua attività di concertista quando , a causa di un incidente, si era prodotto un incendio che aveva causato la morte del figlio, di cui dunque si ritenevaq responsabile. Ma le soprese non sono certo finite, riguardando non solo Vitalis ma lo stesso Rémi, che scoprirà, insieme al maestro, le sue vere origini, recuperando anche la famiglia adottiva.. Un Grande romanzo popolare come"Sans famille", basato sull'altelrnanza fra momenti di felicità e di tirstezza estrema, rasentando la disperazione, con colpi di scena improvvisi, riguardanti la propria nascita(un tema che da Dickens e Hugo in poi era "à la une"e Malot vive dal 1830 al 1907, dunque l'epoca è quella del Secondo Ottocento dunque lo tratta ampiamente), doveva trovare un'adeguata resa filmica e la trova in pieno con questo film omonimo di Bloissier, che crea un'opera assolutamente coerente con il romanzo, senza modernizzazioni o "fughe in avanti"anche solo stilistiche o tematiche inadeguate, ma rimanendo sul romanzo, certo con il lingguaggio filmico("specifico filmico", si dice appropriatamente)necessariamente diverso da quello letterario in specie per i tempi nei quali si svolge. Diremo, allora che Daniel Auteuil, vero protagonista nel ruolo del "precettore.artista di strada.-ex violinista famoso è bravissimo), che il decenne Maléaume Paquin è perfetto come"Rémi", che tutti/e gli/le altri(e inteprreti sono pienamente all'altezza dei rispettivi ruoli, che dunuqe si ha una piena"consonanza"(sia detto pe un film dove anche proprio la crfra musiclae è fondamentale, tanto che potremmo parlaqrne come di una"sinfonia"), che l'quilibrio tra sentimenti(dove anche gli animali sono pienamente "funzionali", in accezione nobile del teroiine, allo scopo.si pensi alla commozione che provoca in Rémi e Vitalis, ma anche in tutti gli spettatori la morte dlela scimmietta)e sviluppo narrativo, dunque anche"razionale"è pienamente raggiunto, E di più non si sarebbe potuto chiedere né pretendere. El Gato
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