The Bride

Invogliato dalla selezione “midnightfactory” (di cui già possiedo altri titoli e di cui sono soddisfatto) ho deciso di acquistare anche questo bluray alla cieca per soddisfare la passione horror mia e soprattutto di mia moglie. Presupposto che ingolosisce tutti gli spettatori è il classico “basato su fatti realmente accaduti” presente a caratteri cubitali nella locandina del cinema e mantenuta nella cover del home video. Più corretto confermare che, più che fatti realmente accaduti, il film trae libera ispirazione da usi, costumi e credenze non troppo passate di alcuni paesi dell’Est.

LA STORIA

Un susseguirsi di eventi concatenati il passato e il presente danno lo slancio a questa maledizione che collega lo spirito di una promessa sposa. Per l’appunto, in tempi non troppo remoti, in paesi dell’Est si riteneva che tramite la fotografia dei defunti se ne potesse intrappolare lo spirito e che l’unione in matrimonio servisse proprio o per trasmigrare tali spiriti, o per difendersi da essi (non entro troppo nel dettaglio per volutamente non spoilerare tutta la trama). In questo, l’intreccio tra il gotico e il moderno è gestito in maniera molto abile con un crescendo di ritmi anche se a volte risultano essere non troppo convincenti. Gli elementi e i presupposto ci sono tutti e si amalgamano quasi sempre egregiamente: una presenza, una casa, una coppia, la famiglia, un culto.

FOTOGRAFIA ED EFFETTI SPECIALI

Semplicità ed essenzialità, giocati soprattutto sulla fotografia che è girata quasi sempre in maniera magistrale: giochi d’ombra e chiaro scuro spesso sono i protagonisti. Purtroppo, verso la fine, la vezzosità nel calare il tutto in canoni Hollywoodiani lo rende un po’ ridicolo: questa presenza malefica che si manifesta a pieno, con tutte le intemperie climatiche soffiando un vento impetuoso richiama un po’ il kitsch anni ‘80 del Poltergeist o Ghostbusters.

ATTORI

Semplici, spontanei e credibili. Il cast non si sarebbe potuto scegliere e prepare meglio.

MONTAGGIO

Ho notato solo due errori di sequenze. La prima verso l’inizio del film quando la giovane coppia dialoga nel loro appartamento: viene inquadrata la cucina con la tavola su cui sopra appoggia una reflex (e l'inquadratura è forse stata scelta appositamente per sponsorizzare una nota marca giapponese) che qualche istante dopo miracolosamente scompare. La seconda, verso la metà del film: la giovane coppia giunge alla casa di famiglia di lui per conoscere i parenti, nella sala da pasto, mentre dialogano c’è qualche fotogramma il cui formato dai 16:9 salta aggiungendo del nero importante ai bordi.

CONCLUSIONE

E’ un film che consiglio di vedere poiché non ha nulla da invidiare rispetto ad altre trashate Hollywoodiane. Anzi, persino il cinema Italiano potrebbe imparare un po’ da questa produzione tutta giovanile, anche se può (e deve) ancora migliorare. Quello che accompagna il film, non sono tanto paura o angoscia, ma una piacevole sensazione di tensione che cresce. Probabilmente, se nel mix tra passato e presente fosse stato più prevalente lo stile del passato, il film sarebbe risultato più piacevole poiché il gotico è molto azzeccato. Comunque bravi e bene cosi!