La foresta dei sogni |
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Un film di Gus Van Sant.
Con Matthew McConaughey, Naomi Watts, Jordan Gavaris, Ken Watanabe.
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Titolo originale The Sea of Trees.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 110 min.
- USA 2015.
- Lucky Red
uscita giovedì 28 aprile 2016.
MYMONETRO
La foresta dei sogni ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Una foresta con un ruolo importante
di FlyantoFeedback: |
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venerdì 6 maggio 2016 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
ll regista Gus Vas Sant firma l' ultima sua opera, "La Foresta dei Sogni", presentando il percorso di rinascita, dopo la ricerca esasperata della morte, che un uomo percorre faticosamente dopo un grave ed improvviso lutto.
Il protagonista (Matthew Mc Conaughey), a seguito della morte inaspettata della moglie (Naomi Watts), soffre profondamente, preso anche dai molteplici sensi di colpa per il loro rapporto fortemente in crisi negli ultimi tempi, e pertanto decide di porre fine alla propria esistenza andando a morire nella foresta giapponese ai piedi del monte Fuji. Qui, deciso ad ingoiare l'intero tubetto di barbiturici, nel frattempo incontra un uomo giapponese che cerca come lui di porre fine alla propria esistenza in quanto disonoratosi con la retrocessione della sua posizione lavorativa. La foresta in questione, molto affascinante ma ben fitta e facile a perdervisi dentro, è ormai diventato il luogo dove molti individui scelgono di morire, eleggendola come luogo ideale della propria morte. Ma nella giornata e nottata che i due suddetti uomini trascorrono insieme cercando alla fine di salvarsi e di uscire così dall' intricata foresta, il loro legame si salda sempre di più ed il protagonista ripercorre mentalmente l' ultimo periodo di crisi e non trascorso con l'amata moglie finchè, in qualche modo riesce a chiamare i soccorsi ed a venire finalmente salvato per tornare alla vita di sempre, seppure cambiato nel profondo ma ben disposto positivamente verso il futuro.
Gus Van Sant filma filma un'opera assai melodrammatica ed altamente suggestiva, un poco lontano dalle tematiche da lui trattate solitamente nelle sue pellicole precedenti. Il tema della morte, sia pure in forma completamente diversa, era stato in realtà già da lui affrontato nei films, per esempio, "Elephant" e "L'Amore che Resta", ma qui acquista una dimensione completamente diversa, quasi ultraterrena o, per lo meno, fantastica, molto vicino al concetto di morte degli orientali. In tutto ciò però, purtroppo, non spicca nulla di veramente eclatante ed originale: la crisi molto profonda sofferta dal protagonista viene ben rappresentata da Van Sant, e così pure il suo enorme senso di colpa, ma nell'insieme l'opera non riesce a comunicare nulla di nuovo ed a distaccarsi dalla struttura di un film puramente melodrammatico ed intriso di eccessivo sentimentalismo. L'unico elemento che colpisce e che sicuramente rimarrà impresso nella mente dello spettatore, diventando in pratica il vero protagonista della pellicola, è proprio la foresta che ha il potere di indurre il protagonista ad una profonda presa di coscienza di sè coem se fosse una sorta di purificazione: una foresta fitta, piena di alberi che a mala pena lasciano trasparire i raggi del sole, dal colore verde intenso, affascinante, misteriosa e nello stesso tempo anche un poco inquietante per la sua valenza di luogo di trapasso e di non ritorno.
In generale, abbastanza mediocre, sebbene in alcune sue parti suggestivo ed intenso.
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