Jenny's Wedding |
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Un film di Mary Agnes Donoghue.
Con Katherine Heigl, Tom Wilkinson, Linda Emond, Grace Gummer.
continua»
Commedia,
durata 94 min.
- USA 2015.
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piavevole inno alla non trasgressione
di elgatolocoFeedback: 257617 | altri commenti e recensioni di elgatoloco |
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mercoledì 28 luglio 2021 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Decisamente, con "Jenny's Weggiung"(Mary Agnes Donoguhue, 2015, anche autrice di soggetto e sceneggiatura)siamo in una dimensione diversa da quella dei Gay Pride etc., dato che Jenny, che convola a nozze con la sua compagna, ha annunciato in famiiglia la volontà di sposarsi, ma senza indicare chi sia il"fortunato"(senza indicare chi e di che genere sia), e quando "si scoperchia il vaso di Pandora", grande scandalo in famiglia, dove padre e madre si contenedono il ruolo di chi difende la figlia o di chi è più scandalizzato(a)e idem per la sorella maggiore, (infelicemente)sposata con un uomoi e madre. Nessun inno alla divesità, anche perché le due donne vogliono vivere una vita fmailiare "normale", appunto senza trasgressioni, ma lo vogliono fare serneamente, senza l'assillo del "bochinche", del chiacchericcio continuo, dlela maldicenza che si attiva-riattiva ad ogni più sospinto. E ci riuscirnano, quasi per"incanto". Resa drammarurgica teatrlae, senza tanti movimenti di macchina o altri espeidenti"filmici", coerentemente all'estetica di Bazin(nell'Ontologie du cinéma")per cui l'orgine teatrale non deve essere negata o sommersa da segni contrastanti, Dunque esposizione piana della vicenda, dai sui presupposti, agli inizi, allo sviluppo della vicenda, alla sua/happy, appunto, pur se travagliata)conclusione. Dramma e commedia insieme, dove solo nel finale la seconda sopravanza il primo elemento. co n Katherine Heigl bravissima come Jennu, ma anche tutti/e gli/le altri/e interpreti, da Tom Wilinson a Linda Edomond, ottimi(e intepreti. Un film che merita di essere visto anche in contrapposizione a quel modello "anti"e iper-rivoltoso(più che rivoluzionario, natrualmente)che nelle manifestazioni sembra far furore, lasciando però spesso uno strascico che, più che essere utili, sembrano piuttosto danneggiare cause più che giuste, prese in cosndierazione però solo negli ultimi anni e spesso in maniera molto confusa e troppo"rutilante"per risutlare poi effetivamewnte di giovamento alla causa. Essere gay e/o lesbiche può volere dire, ovviamente, molte cose, ossia implicare varie scelte differenti, non ricondudibii ad atteggiamenti stereotipati e univoci. Di ciò il film dà, per così dire, "ampia testimoianza" El Gato
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