The Grey |
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Un film di Joe Carnahan.
Con Liam Neeson, Frank Grillo, Dermot Mulroney, Dallas Roberts, Joe Anderson.
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Azione,
Ratings: Kids+16,
durata 117 min.
- USA 2012.
- Koch Media
uscita mercoledì 5 dicembre 2012.
MYMONETRO
The Grey ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Film metaforico sul lottare (nella vita dura)
di muttley72Feedback: |
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venerdì 7 dicembre 2012 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Chi si accinga a vedere "The grey" pensando che si tratti del tipico film di avventura improntato solo sulla "sopravvivenza pura" in ambiente ostile, sbaglia. Questo film ha uno scopo (o velleità) che è quello di affrontare il tema del resistere alle avversità della vita (non solo a quelle del freddo Alaska)e di lottare e continuare a (desiderare di) vivere anche quando la vita bella non è. Nel film, infatti, frenquenti "deja-vu" del protagonista o sogni che egli ha (quando è svenuto o dorme), ci svelano che (presumibilmente) egli ha perso la moglie (forse per una malattia?) o che comunque lei è lontana e che questo evento, unito all'ambiente di lavoro "estremo" ed al poco amato lavoro che egli svolge (presumibilmente solo per necessità economiche) ed alla gente che è costretto afrequentare (tutti disgraziati che fanno un lavoro duro) lo hanno portato alla depressione. La depressione infatti spinge il protagonista ad tentativo di suicidio (con ripensamento all'ultimo momento). Dopo lo schianto dell'aereo che riporta un gruppo di lavoratori in città, inizia il film vero e proprio (a cui la prima parte ha fatto solo da preambolo introduttivo) che vede un piccolo gruppo di sopravvissuti intenti a sopravvivere alle intemperie ed ai lupi. Avviso per i patitti del genere: non si aspettino di vedere una sequela di trucchi/tecniche di sopravvivenza (cha avrebbero forse arricchito il film, a mio parere), ma solo una campo "base" provvisorio tra i relitti dell'aereo e poi (fino alla fine del film) una marcia con attacchi (dei lupi) e uccisioni del singolo malcapitato che assottiglia via via il gruppetto. Durante il film si tenta anche una sommaria descrizione "intimistica" dei singoli uomini e dei loro rispettivi trascorsi. Quello che viene fuori dal film è la constatazione che la vita è dura (per alcuni può essere puù dura di altri), può presentare difficoltà tremende e ognuno deve trovare dentro se stesso la voglia di vivere e lottare: se la voglia di lottare è inferiore a quella di sopravvivere (magari ad una vita che piace vivere) ci si ferma, ci si "siede" e si muore (nel film si muore sbranati dai lupi, ma è una metafora che si estende a tutti gli ambienti ed a tutte le difficoltà della vita). Dio o i soccorsi scordateveli: qui si è e si rimane soli contro le avversità... Bei paesaggi artici (Alaska), recitazione dignitosa e credibile, ritmo incalzante (tipico dei film in cui lo spettatore sa che succederà un disastro a cui nel si dovrà reagire). A mio avviso il film avrebbe preso punti se avesse unito qualche tecnicismo di sopravvivenza in più (a cui molti spettatori patiti del genere sono affezionati). Voto: "tra le 2 e le 3 stelle"... N.B. chi volesse vedere il finale del film deve sorbirsi tutti i titoli di cosa per poi vedere i fotogrammi finali...che comunqe sono inutili ai fini della morale a cui il film sottende ad a cui arriva già prima...
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