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Helena norbert hodge ci presenta un documentario che contrappone gli effetti negativi della globalizzazione ai benetici di una economia locale sostenibile. Il prodotto è molto simile ad un film di propaganda demagogica. All'inizio del film viene proposta una citazione di Tiziano Terzani che afferma che Gandhi sosteneva che la verità fosse il suo Dio, per giungere anni più tardi alla conclusione e il suo Dio fosse la verità: in pratica la stessa cosa. Ma detto così è di sicuro effetto su uno spettatore non attento. Ed il documentario viaggia tutto su questi binari. Così le immagini proposte sono idilliache per l'economia locale sostenibile e distruttive per l'economia globalizzata fornendo informazioni distorte non supportate da spiegazioni convincenti alimentate da dati economici e scientifici. Si assiste, quindi, alla somministrazione di frasi fatte e di sicuro effetto supportate da immagini idonee allo scopo,mma assolutamente non suffragate da reali e convincenti spiegazioni. Il concetto generale è condivisibile, ma non sicuramente in termini così facili: economie rurali che sostituiscono le multinazionali sembrano più una fiaba che una possibilità. Nel complesso il documento prodotto è inattendibile e pieno di false verità. Penosa la parte finale in cui le donne di Ladakh vengono portate in occidente per vedere gli agi della modernità e poi vengono portate nelle case di riposo e dai malati terminali. Volume insopportabile.
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