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Alle 4,44 del mattino ora della East Coast americana, il mondo finirà inesorabilmente senza nessuna speranza per l'umanità. A New York una coppia di artisti si prepara all'inevitabile.
Ferrara costruisce una valida pellicola sul tema della fine del mondo. Niente immagini apocalittiche e niente isterismi di massa e già questo non è poco. Semplicemente il regista mostra come varie persone si preparino all'inesorabile morte: chi pregando, chi trascorrendo una serata tra amici, chi su Skype per parlare con parenti lontani e chi invece decide di suicidarsi in preda all'angoscia. Per Ferrara il mondo finisce a causa dell'inquinamento e dell'incuria dell'uomo per il proprio pianeta che porterà ad un collasso dell'atmosfera terrestre. Ecco quello che forse lascia un po' il sapore dell'incompiuta è la storia principale dei due artisti che non convince più di tanto. Belle anche le varie immagini oniriche ma alla fine dei giochi rimane un po' la sensazione di avere visto un'opera a cui mancava un qualcosa per essere di culto. Comunque bella anche la riflessione su quanto sarebbe angosciante se sapessimo il giorno e l'ora esatte della nostra morte.
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