Una notte

I cinque personaggi(5 e non 4 come scrive qualcuno poco attento) del film di Toni d'angelo, rappresentano 5 anime di una classe medio-borghese che spesso non è contemplata. Alla fine del film si prova un certo dispiacere nel capire che queste anime sono sole. Ma solo alla fine, perchè durante tutto il film, invece, sono accompagnati da una sesta anima; quella del tassista Raffaele, che li accoglie nella propria "Casa" (il suo Taxi), scandendo il viaggio notturno in una Napoli bellisiima, malinconica e quasi mai mostrata cosi in una pellicola, con la sua filosofia popolare, che volutamente condita di luoghi comuni, insegna e lascia pensare. Il film è girato bene, la fotografia è affascinante, gli attori sono bravi e credibili, riempiono i personaggi dando ad ognuno il proprio carattere, la propria fragilità ed insieme riescono a trasferire il sentimento di amicizia che li lega anche con quell'ironia, mai forzata, che spesso fa sorridere lo spettatore. Nino è la ciliegina sulla torta. Un plauso anche alle scelte musicali. Un jazz che accompagna lo spettatore per tutto l'arco del film e che raggiunge il punto più alto con la canzone del pre-finale "Notte" (Scritta da Luigi Iacuzio) che Luigi dedica all'amico scomparso e che racchiude perfettamente il senso di malinconia dei personaggi e del film stesso. Bella! Davvero Bella! Se non fosse costato poco meno di 200.000 euro, Si potrebbe parlare di un capolavoro. Limitiamoci a dire che Toni D'angelo ha esordito ottimamente con la sua opera prima, con coraggio. Da vedere.