Alla scoperta di Charlie

Una figlia che fa da madre a suo padre... un padre che esce dall’ospedale psichiatrico e coinvolge la figlia nella ricerca di dobloni spagnoli... un padre che visionario e dalla visione personalizzata del mondo, con l’anima ancora da ex jazzista che era e che impegna il suo strumento in un momento di lucida follia.... il film racconta il duro rapporto tra la realtà e l’immaginazione di un uomo che costringe la figlia ad indurirsi nell’animo.... nonostante questo piano-piano riuscirà a far strada nella sensibilità (da 17enne cresciuta sola) della figlia.... il film in modo inusuale racconta del rapporto perso e poi ritrovato tra padre e figlia (perno centrale del film)... racconta di come i figli siano disposti a credere nei genitori anche quando tutto dice il contrario, come fossero genitori degli stessi.... il film richiama anche il male della società basata sul prestare denaro in modo lieve, sulla crisi dei mutui.... sulla facilità con cui si elargisce carte di credito a rimborso rateizzato... sul vivere in modo moderno... sul fatto che più siamo, più siamo soli... Un film che scorre in modo omogeneo e non pesa.... a tratti divertente e a tratti commovente..... bravo il folletto Michael Douglas e brava anche Evan Rachel Woods in un ruolo opposto a quello di "Thirteen"... Piacevole ma non esaltante... Voto 2 stelle e mezzo