The Descent - Discesa nelle tenebre

Leggendo solo la trama non ci sono differenze da un horror Bmovie Hollywoodiano, e il canovaccio ne presenta tutte le caratteristiche. Il buon Marshall però riesce a ottenere quello che vuole: inchiodare alla sedia anche un cultore dell'orrore come me! Il primo tempo del film è magistrale nel suo genere, con la tensione che sale progressivamente e le paure primordiali strappate fuori man mano che ci si allontana dalla superficie e dal mondo reale. Il regista non spreca tempo a dare spessore ai personaggi, dedicandosi piuttosto all'atmosfera, cupa e carica di angoscia e sempre credibile (cosa ormai rara, in tempo di effetti speciali esagerati). Fortunatamente ci vengono evitate farneticazioni pseudoscientifiche atte a giustificare la presenza dei "crowlers", che diventano personificazioni di paure arcaiche quali il buio, l'ignoto, il dolore. Peccato che l'apparizione dei mostri, sebbene il film non perda nè ritmo nè tensione, spezza l'incantesimo, dicendo allo spettatore "tranquillo, niente paura, è solo un film". Con l'inizio della lotta contro gli abominevoli esseri di turno infatti la storia perde smalto, con le protagoniste che si trasformano in muscolosi cloni di Lara Croft pronte a correre e a macellare i sempre più numerosi nemici. Il picco di qualità arriva verso la fine: niente buonismi e riappacificazioni, niente finale con baci e abbracci ma fredda e spietata realtà, eccellente anche nella fotografia. Voto 7, uno in più per i 3 minuti finali.