Out of Time |
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Un film di Carl Franklin.
Con Denzel Washington, Eva Mendes, Sanaa Lathan, Dean Cain, John Billingsley.
continua»
Thriller,
durata 105 min.
- USA 2004.
MYMONETRO
Out of Time
valutazione media:
2,72
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Giusto in tempo!di ultimoboyscoutFeedback: 89748 | altri commenti e recensioni di ultimoboyscout |
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venerdì 30 dicembre 2011 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nonostante (appena) sufficienti recitazioni da parte dei due attori protagonisti, il film non decolla, risultando sempre molto ovvio, prevedibile, poco credibile tanto da sembrare che si arrampichi sempre su scivolosissimi specchi. Parte pianissimo, dopo il furto dei soldi si ravviva ma gira intorno a situazioni più che improbabili che rendono questo poliziesco davvero elementare. Gli elementi del film di genere sovrastano quelli del thriller, la suspance è poca e il mistero mai fitto perchè tutto appare molto scontato, sceneggiatura e regia toppano, in particolare la prima appare semplicistica e piena di falle. La parte centrale è quella dell'indagine, ma si tratta di una doppia indagine. A quella classica agli ordini di una Eva Mendes molto professionale, si frappone quella "al contrario", condotta personalmente e sottotraccia da Washington, che un passo avanti all'indagine ufficiale sottrae e occulta prove, elimina indizi ed evita testimoni per guadagnare tempo, sviare gli investigatori che altrimenti sarebbero arrivati a lui e capire chi l'abbia incastrato (non ci voleva moltissimo comunque...). Tutto troppo assurdo, tutto campato per aria e Franklin ci mette una vita per arrivare al finale più banale della storia del cinema. La cosa meglio riuscita, in assenza di botte di adrenalina che era lecito aspettarsi, sono gli sketch tra Washington e l'amico medico legale Billingsley, numeri da commedia pura, davvero divertenti anche in momenti non del tutto adeguati. Il punto di vista è interno, il narratore segue e si concentra su un solo personaggio, rivelando solo quello che lui sa e vede, ma tutto ciò non contribuisce a legare lo spettatore al personaggio e a identificarcisi. Manca tanto alla pellicola, soprattutto il momento topico e la battuta ad effetto, di quelli che fanno ricordare il film e che lo fanno entrare nell'immaginario degli appassionati pur non essendo film da ricordare. Senza troppo carisma le interpreti femminili: la dark lady Sanaa Lathan si fa notare solo per la forte carica erotica mentre Eva Mendes, contenuta in abiti rigorosi da detective, non lascia trasparire la sua prorompente fisicità e la sua accecante bellezza.
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