Non ti muovere

Avevo sentito molto parlare di questo film. Ne avevo sentito parlere molto bene. Ma non credo che si possa parlare di bellezza riguardo tutta la pellicola. Alcune cose, devo ammettere, sono davvero stupefacenti, altre, molto deludenti. Di cose belle, in tutti i sensi, ce ne sono due in particolare: Italia (Penelope Cruz) ed Enrichetta (Claudie Gerini). La prima, perfetta, in un ruolo davvero complicato. La sua espressiome remissiva durante uno stupro è stata uno dei momenti più toccandi di tutto il film. Altrettanto coinvolgenti i suoi statti d'ira disperata. La Gerini, invece, algida e glaciale ma con qualche sfumatura di tenerezza e complicità che, dopo tutto, ce la fanno compatire. Molto convincente nel ruolo della moglie di Timoteo[!] (Sergio Castellitto). La storia d'amore tra Timoteo ed Italia, poco clandestina e molto profonda, parte però da premesse poco convincenti e viene gestita, attraverso lo scorrere del tempo narrato , in modo molto istintivo e, qualche volta, ai limiti dell'animalesco. La regia era estremamente precisa ma poco delicata; troppo discreta a volte, troppo poco altre. Ad eccezione della Cruz e della Gerini, il film non mi ha convinta.