Fahrenheit 9/11 |
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Un film di Michael Moore.
Con Michael Moore, George W. Bush, Ben Affleck, Stevie Wonder, James Baker III.
continua»
Titolo originale Fahrenheit 9/11.
Documentario,
Ratings: Kids+16,
durata 115 min.
- USA 2004.
- Bim Distribuzione
uscita venerdì 27 agosto 2004.
MYMONETRO
Fahrenheit 9/11 ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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un male necessario
di kowalskyFeedback: |
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martedì 26 ottobre 2004 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
In fondo l'exploit di questo bonario john belushi pasionario è un male necessario, perchè comprendiamo che non possiamo farne a meno pensate: a che punto dev'essere arrivata la falsità le bugie del cosiddetto quinto potere perchè un'onesto liberal dalla faccia qualunque sia addirittura addittato come il re della denuncia sociale? E in questo il film di Moore - appena discreto sotto il profilo artistico - è esemplare nessuno a chiedersi cosa ci sia sotto quest'omone tutto sommato simpatico se non una candidatura personale a john kerry (il male minore?), senza contare che a nessuno salta in mente di chiedergli come mai in nessun modo il film accusa il sistema di difesa americano ma solo "una guerra sbagliata" (deduco che le altre sono giuste?) Un gioco, quello di Moore, del piede in due scarpe, nel quale ci sono caduti tutti, compresi i velleitarismi dei no-global con l'illusione di un mondo diverso possibile Ma forse in questo senso vale molto di più Gore Vidal con i suoi libri L'impresa di Moore è la standardizzazione giornalistica per un pubblico variegato e qualunquista, e forse sono io che non capisco perchè mai le stesse immagini di bambini uccisi in iraq in televisione sortiscano un effetto di rimozione, persino indifferenza Comunque Moore è sicuramente abile, ha l'ironia giusta e le sequenze dell'11 settembre sono eccellenti (anche se il film a episodi sull'argomento era un'altra cosa) tuttavia la cosa che respinge è questa sindrome di americanità preservata, per cui Moore resta - con tutta la simpatia possibile - un altro sciovinista che si inchina riverente e timoroso alla nato e a tutto quello che c'è attorno Non un antimilitarista di sicuro, ma un'anti bush E' questa differenza che mi trova prevenuto nei suoi confronti e nei confronti del suo film
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