Sarà perchè ho visto questo film solo poco più di un anno fa, quando di anni ne avevo venti, e non quando il "fenomeno" The Ring si era diffuso tra i miei coetanei facendolo diventare un vero e proprio cult del film horror .... ma The Ring mi ha deluso su tutta la linea!
Non sono un recensitore professionista, ma non credo di dire una sciocchezza se sostengo che l'inizio e la fine di un film sono alcuni tra i momenti chiave di tutta la pellicola, al di là della trama che costituisce l'ossatura centrale del film. Ecco, The Ring mi ha fatto capire di essere solo una pagliacciata per teenager dopo appena centoventi secondi! E' credibile quanto un alligatore che ti dice di avere il mal di denti! Cioè loro due sono lì a cazzeggiare davanti alla televisione intrattenendoci con un dialogo che sembra preso da un porno lesbo, una delle due racconta all'altra, così tanto per fare, una storia di paura che parla di una cassetta che "se la guardi muori" e l'altra fatalità ha davvero guardato quella cassetta e perciò l'assassina è venuta per ucciderla! No, scusate ma mi rifiuto di credere che un horror con un prologo tanto scadente sia diventato uno dei film più conosciuti del terzo millennio! In molti film la casualità ed il fattore sorpresa sono gli elementi chiave di tutta la vicenda, ma in The Ring le due cose vengono utilizzati come peggio non si potrebbe fare ed il motivo ci viene svelato alla fine del film: tutte le cose e le vicende sono affidate al caso perchè tanto il film una conclusione non è destinato ad averla! Il regista ci lascia in sospeso ad osservare il bambino e la Watts mentre fanno una copia della cassetta di Samara, in quanto lei vuole solo "essere ascoltata" dagli altri e gettano la sfiga addosso a tutti coloro che vedranno quella cassetta in futuro! Quindi, di fatto, il demone o spirito o qualunque cosa sia alla fine non viene sconfitto e tutta l'ora e mezza che abbiamo passato davanti alla schermo ad aspettare il momento clou si è rivelata perfettamente inutile!
L'idea non è del regista che ha diretto questo film, ma di un altro essendo un remake, e si vede perchè non ha la minima idea di come gestire il potenziale che ha tra le mani: la base di The Ring sarebbe pure originale e coinvolgente ma non viene assolutamente sfruttata nel migliore dei modi. Di fatto, il film si apre con una vicenda già in corso (la cassetta è gia in circolo) e si chiude con la stessa vicenda ancora in corso (la cassetta è ancora in circolo) perciò non aggiunge assolutamente niente di nuovo se non qualche cadavere in più. Il cerchio non si apre nè si chiude, l'anticinematografia per eccellenza in altre parole, esattamente come un anello. Che sia questo il vero senso del titolo?
Rispetto ad altri film horror o presunti tali prodotti negli ultimi dieci anni come Jennifer's Body, Tamara toccata dal fuoco, San Valentino di sangue e Paranormal Activity, The Ring è sicuramente meglio e sono disposto a considerarlo un buon horror rispetto quindi agli standar a cui siamo abituati di recente, ma qui stiamo parlando di un film senza nè capo nè coda considerato dai suoi fan come un classico dell'horror, quando in realtà non è nient'altro che l'antitesi esatta di Hostel e Boogeyman che hanno almeno un inizio e una fine.
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