La regina dei dannati

Il film ha secondo me qualche spunto interessante ed abbastanza originale (nel 2001), però male sviluppato. L'idea del vampiro che torna in vita per diventare una rockstar è senz'altro buona, ma forse andava più sviluppato il lato psicologico suo e di quelli che lo circondano, e mostrato qualcosa in più della loro vita. Questi temi sono invece largamente bypassati per dare spazio alla figura banale e ridicola della "regina dei dannati", che porta il film sulla falsariga di carrozzoni tutti effetti speciali e niente pensiero tipo "La mummia". Un altro motivo d'interesse avrebbe potuto rappresentarlo l'amore tra il vampiro e la donna, allora abbastanza originale, ma appena sviluppato. Non si capisce neppure perché la donna s'innamori di Lescat, e la loro storia è mostrata con troppa velocità e trascuratezza dei particolari. Non va dimenticato che su questo punto hanno costruito le proprie fortune due film come "Twilight" e "Lasciami entrare": nel primo l'amore è descritto con toni adolescenziali e coinvolgenti, ed il film è stato premiato da un giusto successo di pubblico; nel secondo il tema è affrontato in maniera più problematica ed angosciante, e la pellicola è considerata a ragione un capolavoro. In quelle due opere l'amore vampiro-umana è il tema centrale che regge tutto il film e lo rende grande: ne "La regina dei dannati" è solo un ingrediente di contorno ad un piatto forte ben più insipido. Comunque il film si può vedere e goderne, soprattutto per chi, amante del genere, apprezzerà la colonna sonora d'autore.