A.I. Intelligenza artificiale |
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Un film di Steven Spielberg.
Con Haley Joel Osment, Jude Law, Frances O'Connor, Sam Robards, Jake Thomas.
continua»
Titolo originale A.I. Artificial Intelligence.
Fantascienza,
Ratings: Kids+13,
durata 146 min.
- USA 2001.
MYMONETRO
A.I. Intelligenza artificiale ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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UNO DEI MIGLIORI SPIELBERG DEL 2000!
di petercinefilodocFeedback: 1030 | altri commenti e recensioni di petercinefilodoc |
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sabato 26 aprile 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Fra i tanti progetti incompiuti di Stanely Kubrick, ce n'era anche uno che affrontava l'impatto della tecnologia nel futuro attraverso un'androide bambino capace di provare sentimenti. Ma le tecnologie che un film del genere richiedeva non si erano ancora sviluppate molto all'epoca, il regista di Arancia Meccanica e Shining decise quindi che sarebbe stato meglio aspettare un po di anni prima di portarlo sullo schermo. Dopo la sua morte, avvenuta nel 1999, il progetto fu impugnato da un suo grande amico: Steven Spielberg, che ne cura anche la sceneggiatura (la seconda della sua carriera). E finalmente, dopo anni di lavorazione, nel 2001 A.I. - Intelligenza artificiale usci' nelle sale di tutto mondo. Protagonista assoluto Haley Joel Osment, l'allora bambino rivelazione de Il sesto senso, candidato all'Oscar a soli 11 anni. Ciò che apparentemente sembra un mastodontico blockbuster d'intrattenimento, nei suoi 140 minuti di durata in realtà coglie l'occasione per riflettere su molti temi interessanti, legati principalmente al forte impatto della tecnologia nel futuro, ma anche aspetti sociologici ed esistenziali. L'uomo crea gli androidi, se ne serve, ma questi pian piano iniziano a diventare sempre più numerosi. Essi ovviamente sono molto più intelligenti di noi ed inoltre vivranno in eterno, mentre il genere umano è costretto ad una periodica sostituzione. L' inevitabile conseguenza è che gli uomini iniziano a distruggere i robot per fare in modo che questi non prendano il sopravvento numerico sulla razza umana. Vengono trattati per quello che sono, degli oggetti privi di emozioni. Ma quando l'azienda Cybertronics decide di produrre David, il primo robot capace di provare emozioni e addirittura di voler bene, dalle sembianze di un bambino, questo concetto cambia. David non è umano, ma prova le nostre stesse emozioni e sofferenze, non merita di essere trattato come tale? Eppure l'uomo ha sempre difficoltà nell'accettare ciò che è diverso. E cosi', la famiglia a cui è stato affidato decide di abbandonarlo. Questo film è geniale, la sceneggiatura è geniale, Spielberg ci dà una dettagliatissima visione del futuro. Tutto è studiato nei minimi particolari: le macchine, le case, i giochi futuristici, le città. Da brividi le immagini della New York sommersa, con la Statua della libertà che ormai mostra soltanto il braccio alzato. Un'uso del digitale magistrale per l'epoca. Ma è il cuore del film rimane il personaggio di David. Quel che inizia come un film fantascientifico si trasforma in una favola moderna. Un robot, che dopo aver ascoltato dalla "madre" la favola di Pinocchio, va alla ricerca dell Fata Turchina per chiederle di trasformarlo in un bambino vero, con la speranza che in questo modo i genitori lo ameranno di più. Solo Spielberg poteva portare in scena una storia del genere, con la sensibilità e il grande cuore che ha sempre contraddistinto i suoi precedenti film, ormai mitici e impressi nella memoria di almeno 3 generazioni. La regia è una delle migliori del signor telefono casa, stile Kubrick, dove ogni movimento di macchina fa gioire per l'eleganza con cui è stato realizzato, e non è un caso se i fan di Stanley salteranno ripetutamente dalla poltrona dinanzi alle palesi citazioni a film del regista, in particolare 2001 e Arancia Meccanica. Posso dunque riassumere che in AI c'è tanto Spielberg, ma anche tanto Kubrick. Spassosissimo il personaggio del Gigolò Joe (Jude Law), robot in fuga per essere stato incastrato in un omicidio da un suo cliente. Egli entrerà in contatto con David dando esilaranti siparietti comici. Avete quindi capito che ho letteralmente amato A.I. - Intelligenza artificiale, trovo che sia un film geniale, intelligente, visivamente eccelso, profondo, commovente. Uno dei migliori Spielberg degli ultimi 14 anni.
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