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Spielberg sapeva perfettamente, come Crichton, che producendo un sequel di Jurassic Park, film di culto degli anni '90, inevitabilmente la pellicola sarebbe scaduta nella ripetitività, e perciò sceglie di puntare interamente sull'intrattenimento, con ottimi risultati: il regista conferma tutta la visionarietà tecnica del primo film, condita da sequenze d'azione spettacolari, effetti speciali molto realistici, inseguimenti, riprese buie e angoscianti, scenografie selvagge e un continuo meccanismo di infallibile suspense, regalando allo spettatore due ore di intrattenimento allo stato puro, che scade nel ridicolo solamente nell'improbabile parte in città, ma accompagnato dall'ottima colonna sonora di John Williams. Peccato che, a discapito del risultato finale, la credibilità della sceneggiatura, la buona caratterizzazione dei personaggi e l'originalità della storia passino quasi totalmente in secondo piano rispetto all'intrattenimento, riuscendo quindi ad offire solo un paio di personaggi veramente riusciti tra cui il bravo Jeff Goldblum, che dimostra di essere valido anche nel ruolo di protagonista. Insopportabile la bambina, anche se meno dei due ragazzini del primo film. La morale ecologista viene stavolta parzialmente accantonata in favore di una convenzionale e marginale critica al capitalismo. Forse, è l'unico sequel accettabile della saga e, non a caso, è l'unico diretto da Spielberg. 2 stelle e mezzo su 5.
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