Le onde del destino

Un film estenuante ma estremamente profondo, perchè Von Trier riesce a intrattenere(basta che non lo guardiate dopo cena sul divano!) con il suo stile, che porta a estremizzazare ogni cosa. Un storia commovente ma estremamente drammatica, che viene maggiormente appesantita dall'uso della macchina a mano e dalla ripresa in negativo 16mm con il suo inconfondibile effetto sgranato. Attori che potrebbero essere conosciuti al grande pubblico c'è solo Emily Watson in una delle sue intepretazioni ordinarie, quindi stupende. Come al solito Von Trier pur essendo danese e non rinnegando le sue origini, non si preclude di girare in altri paesi, questa volta è il turno della cornovaglia in Scozia, mentre nel 2000 con Dancer in the dark sarà il turno degli stati uniti, dove vedremo attori maggiormente famosi come David Morse, Peter Stormare, Cathrine Denevue, ecc. Come ho sempre detto, il punto di maggior risalto di un film drammatico può essere solo la sceneggiatura, è per questo che Trier non è mai preoccupato e se lo è non è per i suoi film, tuttalpiù per il cancro al cervello che sostiene di avere dal 1997, o per il mal di piedi dice lui!