Tra i più ingiustamente misconosciuti e discreti poliziotteschi nostrani.Dallamano(co-sceneggiatore),ambienta in giro per il mondo(Beirut,New York,Londra)una piacevole storia di criminalità varigate e spietate,dove a prendersi gioco di tutti(o quasi) sarà il criminale col distintivo.Il ritmo è sostenuto,le scene di violenza belle robuste(ottime certe esecuzioni,come quella del collega scomodo di Cliff mentre legge il giornale, degna di "Quei bravi ragazzi")e i dialoghi a base di smargiassate sempre godibili.Azzeccato il finale spiazzante e pessimista.Rassimov è in gran forma,ma anche il cast di contorno,in cui spiccano Stephanie Becacham e Patricia Hayes(futura moglie dello gnometto in "La storia infinita" e insopprimibile vecchiaccia coi cani in "Un pesce di nome Wanda")che sembra una versione nostrana della Mama di "Il clan dei Barker".Il regista compare nella sequenza dell'aeroporto.E' caldamente consigliato il recupero agli amanti del genere.
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