paolo 67
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domenica 6 novembre 2011
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un bond discusso ma di grande successo
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Dal romanzo forse più estremo di Ian Fleming Guy Hamilton si mantiene sullo stesso livello, almeno di successo di pubblico, del precedente "Diamonds are forever", in un film che risente della "blaxploitation" anni '70 (cinema d'azione violento con personaggi afroamericani) ma anche di una vena ironica molto accentuata, che in alcuni momenti spinge decisamente il pedale della farsa, fino al revivalismo delle vecchie comiche. Dapprima contattato ma non potuto scritturare per i suoi impegni in tv, Moore nei panni di Bond trasferisce anni di esperienza rivelandosi un gattone istrionico e rilassato, consentendo agli sceneggiatori un'approccio diverso dallo 007 di Connery, col quale intelligentemente l'elegante attore inglese (forse più aderente allo 007 dei libri) evita un impossibile confronto diretto.
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Dal romanzo forse più estremo di Ian Fleming Guy Hamilton si mantiene sullo stesso livello, almeno di successo di pubblico, del precedente "Diamonds are forever", in un film che risente della "blaxploitation" anni '70 (cinema d'azione violento con personaggi afroamericani) ma anche di una vena ironica molto accentuata, che in alcuni momenti spinge decisamente il pedale della farsa, fino al revivalismo delle vecchie comiche. Dapprima contattato ma non potuto scritturare per i suoi impegni in tv, Moore nei panni di Bond trasferisce anni di esperienza rivelandosi un gattone istrionico e rilassato, consentendo agli sceneggiatori un'approccio diverso dallo 007 di Connery, col quale intelligentemente l'elegante attore inglese (forse più aderente allo 007 dei libri) evita un impossibile confronto diretto. Prendendosi notevoli libertà rispetto al romanzo originale (su cui può sempre tornare quando scarseggia l'ispirazione) il film presenta però una Jane Seymour nelle vesti di una Bond-girl tratta così com'è dal libro anche se l'attrice non condivise certi aspetti maschilisti del comportamento di Bond. Come capita spesso agli episodi della saga, il film forse è un po' troppo lungo, ma il ritmo è indiavolato. Fa la comparsa il divertentissimo personaggio dello sheriffo Pepper. Molto bella la canzone di Paul e Linda McCartney (che ebbe una nomination all'Oscar) sugli altrettanto incisivi come sempre titoli di testa di Maurice Binder.
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dragonia
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venerdì 24 giugno 2011
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divertente
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Primo film con Roger Moore, molto divertente, anche se non il migliore. Nella prima parte si punta più su elementi comici e quasi parodici che spesso fanno centro (il finto funerale, le vicissitudini di bond nel bar, lo sceriffo che cerca di arrestare 007), mentre nella seconda, l'azione prende decisamente il sopravvento; strepitoso il lunghissimo inseguimento in motoscafo. Se Moore sembra a disagio, lo è solo per esigenze di copione, e personalmente non trovo alcuna pecca nella sua recitazione. La bella di turno non è proprio il massimo, ma, in compenso, il perfido Kananga è un cattivo da rispettare e i suoi scagnozzi, capeggiati da Tee Hee (quello col braccio di ferro), sono altrettanto memorabili.
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Primo film con Roger Moore, molto divertente, anche se non il migliore. Nella prima parte si punta più su elementi comici e quasi parodici che spesso fanno centro (il finto funerale, le vicissitudini di bond nel bar, lo sceriffo che cerca di arrestare 007), mentre nella seconda, l'azione prende decisamente il sopravvento; strepitoso il lunghissimo inseguimento in motoscafo. Se Moore sembra a disagio, lo è solo per esigenze di copione, e personalmente non trovo alcuna pecca nella sua recitazione. La bella di turno non è proprio il massimo, ma, in compenso, il perfido Kananga è un cattivo da rispettare e i suoi scagnozzi, capeggiati da Tee Hee (quello col braccio di ferro), sono altrettanto memorabili.
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neon
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domenica 29 luglio 2007
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live and let die
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In questo capitolo della saga, Bond deve indagare su un certo dottor Kananga detto "Mister Big" che pare abbia una vasta coltivazione di droga. Per fare questo è costretto a trasferirsi su un'isoletta nel Mar dei Caraibi in mezzo a tribù che praticano riti Voodoo con i serpenti. Qui incontrerà Solitaire, una ragazza che lavora per Kananga e ha il potere di prevedere il futuro attraverso le carte... ovviamente Bond se ne innamorerà, suscitando in Mr Big la voglia di ucciderlo. Esordio di Roger Moore che se la cava abbastanza bene nel ruolo di 007: non mancano le freddure e le ironie che caratterizzano il personaggio.
Lunghissimo e spettacolare inseguimento tra motoscafi nelle paludi delle Honduras, con tanto di sceriffo pazzo che cerca di catturare Bond!
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lorenzomnt
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sabato 17 luglio 2010
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non è il migliore con moore
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Non tra i più convincenti.Roger Moore ancora freddo e non immedesimato nella parte,gli manca ancora il classico umorismo che l'ha contraddistinto.Comunque più che discreto.Molto bella la colonna sonora e bella la bond girl principale.
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gipinna
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mercoledì 21 novembre 2012
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inizia l'era moore
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Dopo l'addio di Connery, stanco ed imbolsito in 'Una cascata di diamanti', il personaggio passa all'ex Santo Roger Moore. Inizia un era di grandi successi, per 7 film in 12 anni, dove l'attore apporta un nuovo stile alla spia di Fleming, autoironico e disinvolto, meno sadico e più votato alla galanteria, sempre marcandone la caratterizzazione parodistica in stile avventuroso, debitrice più degli albi stile 'Doc Savage' che non della durezza dei libri di Ian Fleming, in storie sempre più inverosimili dove il mix di vari generi sarà ben dosato allegramente. Un Bond criticato dai fan più radicali di Sean, ma che ha conquistato allo stesso modo le platee e ha creato una nuova generazione di fan.
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Dopo l'addio di Connery, stanco ed imbolsito in 'Una cascata di diamanti', il personaggio passa all'ex Santo Roger Moore. Inizia un era di grandi successi, per 7 film in 12 anni, dove l'attore apporta un nuovo stile alla spia di Fleming, autoironico e disinvolto, meno sadico e più votato alla galanteria, sempre marcandone la caratterizzazione parodistica in stile avventuroso, debitrice più degli albi stile 'Doc Savage' che non della durezza dei libri di Ian Fleming, in storie sempre più inverosimili dove il mix di vari generi sarà ben dosato allegramente. Un Bond criticato dai fan più radicali di Sean, ma che ha conquistato allo stesso modo le platee e ha creato una nuova generazione di fan. Nei film di Moore aumentano le scene d'azione, talvolta scadute nell'autoparodia stile 'Pantera rosa' (Moonraker, Octopussy)...e le apparecchiature tecnologiche, snaturando sempre più il personaggio. 007 diventa quindi un Superman, invincibile e iper-tecnologizzato. Qui il protagonista si confronta con una banda di neri che dietro il voo-doo cela il traffico di cocaina, must del film sono il finto funerale, il salto sulla groppa dei coccodrilli e l'inseguimento sui canali del Mississipi. La morte del cattivo Mr. Big -Kananga (era anche il nome dell'allevatore dei rettili nel dietro le quinte) la dice lunga sulla virata della serie nella chiave fumettistica e scanzonata. Grande successo, candidato all'Oscar per la canzone, primo Bond dove l'amante è di colore. Oggi un pò datato come ritmo, il film si inserisce bene nel clima vivace dell'America 'nera' degli anni 70 dove a farla da padrona è l'ambientazione a New Orleans che da al film un tocco colorato e visionario adeguato alla tradizione della città americana.
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jackpug
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giovedì 13 agosto 2015
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l'arrivo del bond ironico di moore
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Dopo gli inzi con Sean Connery, la breve parentesi con George Lazenby e il ritorno e di nuovo arrivederci di Connery ecco arrivare il James Bond più ironico di sempre : ebbene sì, con "Vivi e lascia morire" entra nella saga di 007 Roger Moore.
Come prima performance nel ruolo dell'agente Bond Moore se la cava ma il problema è il film : la spy-story e il thriller stavolta sfociano nel noir e diciamo che l'abbinamento è interessante visto che si tratta di uno dei film di Bond più oscuri e misteriosi di sempre.
Riguardo il problema : "Vivi e lascia morire", riguardo tutto quanto presente, non è male ma abbastanza ridicolo per certi casi : l'esempio maggiore è la morte del cattivo principale ovvero Mr.
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Dopo gli inzi con Sean Connery, la breve parentesi con George Lazenby e il ritorno e di nuovo arrivederci di Connery ecco arrivare il James Bond più ironico di sempre : ebbene sì, con "Vivi e lascia morire" entra nella saga di 007 Roger Moore.
Come prima performance nel ruolo dell'agente Bond Moore se la cava ma il problema è il film : la spy-story e il thriller stavolta sfociano nel noir e diciamo che l'abbinamento è interessante visto che si tratta di uno dei film di Bond più oscuri e misteriosi di sempre.
Riguardo il problema : "Vivi e lascia morire", riguardo tutto quanto presente, non è male ma abbastanza ridicolo per certi casi : l'esempio maggiore è la morte del cattivo principale ovvero Mr. Big/Dr. Kananga ( Yaphet Kotto ) ... non aggiungo altro !
Il personaggio migliore del film, ovviamente esclusi Bond, Moneypenny, Q, M, Felix Leiter, è la Bond Girl Solitaire interpretata dalla bellissima Jane Seymour; una donna sfruttata ma emotivamente forte e affascinante.
Fantastica la scena con i coccodrilli ... ma il film dimostra che i film di 007 con Moore sono più "commedie" e quindi "per famiglie".
Da segnalare anche la magnifica theme song dell'ex Beatle Paul McCartney e il gruppo Wings "Live And Let Die" : forte, inquietante, ricca di energia e di fascino allo stesso tempo.
La pellicola non è male ma non eccellente.
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davide
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venerdì 21 luglio 2017
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il primo di roger
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Un film movimentato, come tutti i 007, la prima storia al di fuori della Spectre ed un'ambientazione suggestiva.
Un mix ben congegnato che ti incolla allo schermo, ed il personaggio vudù con la risata satanica è molto affascinante.
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gipinna
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martedì 13 novembre 2012
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inizia l'era moore: ironico
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Debutto col botto dell'attore inglese Roger Moore, che farà un 'suo' 007 autoironico e flemmatico rispetto a quello duro e sadico di Sean Connery. Ma il botto è più negli incassi e nel successo del brano di McCartney, il migliore della saga, che nel resto di una storia un po pasticciata dove le indagini di Bond si mescolano ad altri generi (l'horror della Hammer, il cinema degli afroamericani) con uno stile e un ritmo oggi francamente datati. Remake di 'Licenza di uccidere' (c'è perfino una citazione della scena della tarantola, qui un serpente) 'Vivi e lascia morire' stempera la violenza e il sangue nell'arte del fumetto e si avvicina più ai disegni di Andy Warhol o ai film di Reynolds piuttosto che al mondo di Bond.
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Debutto col botto dell'attore inglese Roger Moore, che farà un 'suo' 007 autoironico e flemmatico rispetto a quello duro e sadico di Sean Connery. Ma il botto è più negli incassi e nel successo del brano di McCartney, il migliore della saga, che nel resto di una storia un po pasticciata dove le indagini di Bond si mescolano ad altri generi (l'horror della Hammer, il cinema degli afroamericani) con uno stile e un ritmo oggi francamente datati. Remake di 'Licenza di uccidere' (c'è perfino una citazione della scena della tarantola, qui un serpente) 'Vivi e lascia morire' stempera la violenza e il sangue nell'arte del fumetto e si avvicina più ai disegni di Andy Warhol o ai film di Reynolds piuttosto che al mondo di Bond. Il finto funerale è un pezzo mitico, memorabile anche l'inseguimento in Louisiana. Il gigante nero con la chela, Tee-Hee (Julius Harris) ruba la scena a Yapeth Kotto, che nel finale esplode come una borsa d'acqua calda. L'attore Clifton James, lo sceriffo Pepper, si prende le risate del pubblico più di 007. In definitiva film ironico, altanelante nel ritmo, e anche nel mix tra poliziesco ed altri generi. cinematografici, un pò ruffiano..... Non si capisce perchè nella versione italiana la collega straniera che dorme a casa di 007 (che nella versione inglese è miss. Caruso) sia stata tradotta come un agente della polizia segreta francese, mah
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fedeleto
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lunedì 19 giugno 2017
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vivi e lascia entrare roger moore..
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Un losco uomo diplomatico di un isola lavora l'eroina per fini di manipolazione mondiale, e per far star buoni tutti attua la magia del Vodoo.Bond tenterà di distruggere il suo piano, e di salvare la povera chiaroveggente Solitaire. Bond si rinnova, e dopo l'uscita di Connery irrompe Roger Moore nei panni del più famoso agente segreto del mondo. La responsabilità è tanta, ma Moore riesce perfettamente nel ruolo, e per certi aspetti oscura persino l'eterno Bond Connery.Alla regia si trova ancora una volta Guy Hamilton (Missione Goldfinger) nella sua terza regia della serie.Tratto dal romanzo di Fleming, e sceneggiato dal solo Manchiewicz, il film funziona e forse senza troppa arroganza si può definire tra i migliori Bond realizzati fino ad ora.
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Un losco uomo diplomatico di un isola lavora l'eroina per fini di manipolazione mondiale, e per far star buoni tutti attua la magia del Vodoo.Bond tenterà di distruggere il suo piano, e di salvare la povera chiaroveggente Solitaire. Bond si rinnova, e dopo l'uscita di Connery irrompe Roger Moore nei panni del più famoso agente segreto del mondo. La responsabilità è tanta, ma Moore riesce perfettamente nel ruolo, e per certi aspetti oscura persino l'eterno Bond Connery.Alla regia si trova ancora una volta Guy Hamilton (Missione Goldfinger) nella sua terza regia della serie.Tratto dal romanzo di Fleming, e sceneggiato dal solo Manchiewicz, il film funziona e forse senza troppa arroganza si può definire tra i migliori Bond realizzati fino ad ora. Le scene funzionano alla grande( il rito Vodoo, la scena di Harlem, la lotta con l'uomo dal braccio di ferro nel treno, la scena con i coccodrilli "affamati", l'inseguimento con i motoscafi) e anche i personaggi (Baron Samedi, Kananga). Roger Moore sembra perfetto nella parte, e al contrario del suo predecessore e' sicuramente più ironico e divertente, un Bond meno "gessato", e più dinamico.Ottima sequenza di apertura paichedelica e colonna sonora cantata da Paul McCartney, una di quelle canzoni che una volta ascoltate non si scordano più. Da vedere.
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elgatoloco
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domenica 10 settembre 2017
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uno dei migliori"bond"
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IL "marchio Bond"in certi film è più classico, in altri meno: questo "Live and let die"di Guy Hamilton(1973), con la canzone(spesso ritornante nel corso del film)di Paul e Linda Mc Cartney(con i"WIngs")è decisamente nel novero di questi film"eletti", per la rapidità dei cambi, per l'uso intelligente delle scene d'azione, di quei"morceaux de cruauté"(pezzi di crudeltà)da antologia, qui: il serpente in albergo, ma soprattutto i coccodrilli e alligatori nella"riserva"che Kananga riserva agli ospiti "indesiderati"; tra cui, ovviamente, Bond stesso...Da apprezzare, francamente, anche la parte sul"voodoo", trattata in modo non banale, senza alcuna vena discriminante(lo stile"british"aveva imparato, nei Seventies, a non essere razzista e difatti neppure una possibile componente"etno"(sia Kananga sia i suoi collaboratori sono di colore)diventa"razziale"e dunque discriminante o potenzialmente "razzista".
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IL "marchio Bond"in certi film è più classico, in altri meno: questo "Live and let die"di Guy Hamilton(1973), con la canzone(spesso ritornante nel corso del film)di Paul e Linda Mc Cartney(con i"WIngs")è decisamente nel novero di questi film"eletti", per la rapidità dei cambi, per l'uso intelligente delle scene d'azione, di quei"morceaux de cruauté"(pezzi di crudeltà)da antologia, qui: il serpente in albergo, ma soprattutto i coccodrilli e alligatori nella"riserva"che Kananga riserva agli ospiti "indesiderati"; tra cui, ovviamente, Bond stesso...Da apprezzare, francamente, anche la parte sul"voodoo", trattata in modo non banale, senza alcuna vena discriminante(lo stile"british"aveva imparato, nei Seventies, a non essere razzista e difatti neppure una possibile componente"etno"(sia Kananga sia i suoi collaboratori sono di colore)diventa"razziale"e dunque discriminante o potenzialmente "razzista".Rimangono le bond-girls, che poi piacciano o meno, in una misura o nell'altra, e qui c'è anche la"Bond-Lady"o meglio la bella ragazza di colore(Gloria Hendry)che si spaccia per la stessa(come noto, Bond deve rimanere celibe"per statuto"), dove Jane Seymour, che impersona "Solitaire"fa da pendant e da"Lead-bond -girl" . Decisamente un andazzo"politicallly correct"in anni, beninteso, nei quali di ciò si parlava ancora decisamente poco, molto meno di oggi, comunque. Impasto abile di temi e motivi, questo"Live and let die", tra azione, spionaggio propriamente detto(ce n'è meno che in altri "Bond-Movies", a fare attenzione...), erotismo ovviamente"soft"e altro. Da vedere, in un novero di film bondiani, come si è dettp, ma anche il film in cui il ruolo viene ricoperto, per la prima volta, da Roger Moore, quasi"felice sorpresa"in quell'anno. Japhet Kotto, il competior di Bond e il"vilain"è bravo, efficace e lo si ricorda anche in altri film successivi, cosa che non a tutti gli antagonisti dell'ineffabile"007"è riuscita così bene, peraltro e anche questo è certamente un fatto da segnalare... El Gato
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