Quando una sera di marzo del 70 i miei genitori andarono al Metrolitan di Bologna a vedere il film di A. durante il 1° tempo sospesero tre volte la proiezione:
durante la scena dell'assassino che irrompe nella stanza da letto della Rosita Torosh una ragazza si mise a urlare e svenne; poi un uomo anziano si sentì male e chiamarono il ps, infine ... non ricordo ...ne successe un'altra e interruppero per la 3^ volta;
finalmente finì il 1^ tempo, una signora tirò un sospiro di sollievo che si sentì in tutta la sala e andarono tutti quanti al bar, il M. aveva credo 2500 posti;
a un certo punto la maschera disse 'signori in sala per favore il film ricomincia' ... ma non rientrava nessuno, c'avevano tutti una fifa !!!
mia mamma poverina no, era coraggiosa e rientrò e così pure, allora, le altre signore, già, a quei tempi esistevano le signore e i mariti che le portavano al cinema, non come oggi, che tristezza;
il film non sfondò e al Missori di Milano dopo due settimane lo smontarono, a Bologna un pò di più, dopodiché 'l'uccello' non se lo ricordava più nessuno;
ricordo che l'anno successivo una domenica pomeriggio tardi andai all'Arlecchino dove facevano 'il gatto a nove code' a prendere con la mia sorellina pà e mà, nessuno dei due poteva entrare il film era vietato ai 14 e la sala era strapiena il film stavolta aveva sfondato; era successo che Salvatore Argento aveva promosso il film scrivendo nelle locandine 'a New York file interminabili per l'uccello dalle piume di cristallo' gli spettatori se l'erano bevuta ed accorsero in massa a vedere il nuovo film;
il film (l'uccello) era veramente uno schianto, possente come nessun altro, A. non è un regista di talento, è un genio del cinema e quest'opera è eccezionale, radicalmente innovativa, inchioda lo spettatore nella suspense in una scena su due;
gl'intermezzi sentimentali osservava Kezich sono un pò banali diciamo pure insulsi A. se ne fregava;
perché al primo giro il film ebbe meno successo di quel che avrebbe potut
A. non fece come Sergio Leone, che s'accordò con i proprietari dei cinema per tenere in proiezione il film per un tot minimo di tempo, per dare tempo al passa parola, cosicché il film non ebbe il tempo di essere conosciuto a sufficienza; ma quando A. fu conosciuto divenne subito il regista italiano che negli anni settanta reggeva il cinema italiano; ricordo che i miei amici ed io lo andammo a vedere con le riedizioni e credo che al cinema lo vidi più di 10 volte;
erano i tempi in cui il cinema lo facevano gli italiani; una volta in aereo sedetti di fianco a Brian de Palma in volo da New York a Minneapolis, 'oh you are mr. De Palma so pleased so happy let me ask you ...? boh non sapevo come si dicesse autografo feci segno con le dita, e allora mi disse che considerava A. il suo maestro, che ne ripeteva i movimenti della macchina da presa, gli americani sono onesti, riconoscono e ammirano le qualità degl'altri;
nessun altro regista del cinema entusiasmò i giovani come A., negli anni settanta, fu veramente memorabile con questo film:
perché i grandi registi hanno - rectius avevano questo - raggiungevano il top al primo film.
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