Mario Gromo
La Stampa
Da parecchio tempo Anthony Asquith meditava di trasferire sullo schermo la commedia di Oscar Wilde, forse da quando, con l'aiuto di Leslie Howard e dello stesso Bernard Shaw, trasse da Pigmalione un film che nel '38 parve, con alquante intelligenti variazioni, uno squisito saggio di teatro filmato. L'importanza ecc. non lo apparirà di meno.
Se l'Asquith avesse considerato la commedia di Wilde un pretesto, e ne avesse usato soltanto la tenue e artificiosa vicenda, avrebbe dovuto inventarsi tutto un film ex novo, che sarebbe stato quel che sarebbe stato, probabilmente un po' gratuito, e forse posticcio. [...]
di Mario Gromo, articolo completo (3215 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 1957