Giuseppe Marotta
Quanto piange oggi, Susan Hayward, in Piangerò domani! Paragonai lo schermo, inzuppato dalle sue lacrime, ai fazzoletti delle beghine della mia città, capaci di assorbire l’Atlantico. Mi trovavo a Napoli, i miei vicini di posto lealmente annuirono. Che bellezza. In quale ruga o scaglia della terra, giudicate voi, ci s’intende meglio che fra napoletani a Napoli? Bagnati fino alle ossa dal pianto della Hayward, noi gualcivamo, voltandola e rivoltandola in mente, questa capitale domanda: “Giovano al cinema, tutto sommato, le grandi attrici?”. [...]
di Giuseppe Marotta, articolo completo (3034 caratteri spazi inclusi) su 1958