Percy Jackson e gli Dei dell'Olimpo - Il mare dei mostri

Quando vidi "Il ladro di Fulmini" rimasi stupito. Stupito da quanto un regista e uno sceneggiatore possano cambiare (e non esattamente per il meglio) uno dei romanzi fantasy migliori a mio parere dell'ultimo decennio. Non è successo solo una volta infatti che mi imbattessi in gente che, parlando della saga di Rick Riordan scrittore, dicesse: "Oh, non mi è piaciuto tanto il film, quindi sono un po' incerto se iniziare a leggermi i libri". Fossi nel signor Riordan mi sentirei offeso; non molto da chi pronuncia simili frasi, ma dai creatori del film, che hanno gettato alle ortiche (o come direbbero gli eroi dell'autore: ai corvi) una saga che sarebbe stata capace di bissare, anche sul grande schermo, il successo di pellicole come "Harry Potter" e simili. Il problema principale non de "Il mare dei mostri", non de "Il ladro di fulmini", ma dell'intero lavoro di questi quattro anni è la totale infedeltà delle pellicole rispetto al cartaceo. Elementi quasi portanti dell'intera saga cambiati di punto in bianco: un esempio è il fatto che Annabeth per anni viene descritta bionda dal protagonista (quasi in toni che vanno a sottolinearne la bellezza angelica come nelle poesie dell'amor cortese) mentre nel primo film la rendono bruna per poi farla tornare bionda nel secondo, senza spiegarne un minimo motivo e limitandosi a piazzare malamente in testa alla Daddario una parrucca di seconda mano, causando un momento di confusione nello spettatore. Personaggi portanti dell'intera saga eliminati o cambiati totalmente nel loro "io". Le migliori scene del romanzo vengono eliminate per venire sostituite con altre, mai citate nemmeno in due righe da Riordan, nettamente inferiori sotto tutti i punti (esempio: squallido il fatto che nel dare dimora a Polifemo si sia passati da una ridente isola paradisiaca influenzata dalla magia del vello a un cadente parco giochi abbandonato). Gli attori, dal canto loro, fanno il loro massimo in ruoli che male gli calzano sia per le loro capacità (che assolutamente non metto in dubbio avendo apprezzato altri loro lavori. E' proprio QUESTA pellicola che non gli calza) sia perché devono interpretare personaggi "invecchiati" di almeno 7-8 anni rispetto al cartaceo non so per quale arcano motivo, andando a snaturare cinque romanzi su cinque. Gli effetti speciali mi hanno invece un attimino "spaesato" in quanto ci sono alcune cose che quasi mi hanno fatto rigurgitare il cenone di Natale 2007 (esempio: l'occhio di Tyson è un qualcosa di inguardabile) e altri invece che quasi quasi erano decenti (l'esplosione del toro della colchide non era poi tanto male... almeno la prima parte). Ragionandoci un attimo non sono nemmeno tanto sorpreso che entrambe le pellicole abbiano avuto un finale autoconclusivo. Per finire, il film mi ha deluso nonostante il passo avanti fatto rispetto al primo. E' quindi un fallimento alla radice, frutto dell'inadeguatezza di registi, sceneggiatori e produttori. E come tutti gli alberi ammalati alla radice, mi auguro che anche questo venga ben presto "buttato giù" per ripartire dapprincipio, con nuova linfa e nuova gente adddetta alla lavorazione.