L'italiano |
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Un film di Andrey Kravchuk.
Con Yuriy Itskov, Mariya Kuznetsova, Dariya Lesnikova
Titolo originale Italianetz.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 90 min.
- Russia 2005.
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Favola russa
di Anna ZembrinoFeedback: 82 | altri commenti e recensioni di Anna Zembrino |
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lunedì 21 giugno 2010 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Crudele e tenero allo stesso tempo, il film, come ogni fiaba russa che si rispetti, ha la sua Baba-yaga (la ‘signora’) e i suoi orchi (tutto il sottobosco di funzionari corrotti e di adulti prevaricatori), ma anche aiutanti magici che alla fine guideranno il nostro piccolo eroe al ritrovamento della madre. Una coppia italiana arriva all’orfanotrofio e il piccolo Vanya è scelto per l’adozione, e fraternizza con la coppia mentre gli altri bambini occhieggiano curiosi e un po’ invidiosi. Come gli dice a sera e il suo vicino di branda, ci sono adulti buoni che ti trattano bene e cattivi che ti usano per gli organi, ma questi sono buoni e Vanya è fortunato! Sembra brava gente e poi dove andrà il clima è buono. Ma una mamma viene a reclamare il suo bambino: troppo tardi, è stato adottato, viene cacciata in malo modo, disperata si getterà sotto un treno; Vanya, che le ha parlato, è sconvolto ancor più degli altri bimbi e così decide di cercare sua madre prima che sia troppo tardi! Vuole imparare a leggere, per poter trovare sui documenti della sua cartella, il nome sperato, ma anche questo lo deve conquistare vincendo la piccola mafia interna creata dal bullo, orfano ormai adolescente e ancora in istituto, che tiranneggia tutti gli altri. La sua cocciuta fermezza riuscirà a vincere molte prove e anche dopo essere stato messo sotto chiave perché se ne sono capite le intenzioni (la coppia italiana ha già versato il denaro delle varie bustarelle!) riuscirà a scappare e dopo un giorno e una notte di pericoli e peripezie, troverà la madre. Noi non la vediamo, ne sentiamo una voce davvero angelica, quale suona alle orecchie del suo bimbo dal viso estasiato! Su questa immagine, che si contrappone ai tanti primi piani di bimbi dai volti e occhi seri e adulti anzitempo, parte la lettura della lettera che Vanya scrive al compagno che al suo posto è andato in Italia, come tanto sperava: lui è con la madre e nessuna invidia per l’adozione perduta e quel paese dove addirittura crescono le arance!
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