Monty Python - Il senso della vita |
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Un film di Terry Jones.
Con Graham Chapman, John Cleese, Michael Palin, Eric Idle, Terry Jones.
continua»
Titolo originale Monty Python's The Meaning of Life.
Comico,
durata 98 min.
- Gran Bretagna 1983.
MYMONETRO
Monty Python - Il senso della vita
valutazione media:
4,03
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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British Styledi Julien SorelFeedback: 20653 | altri commenti e recensioni di Julien Sorel |
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domenica 31 gennaio 2010 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Siamo nel 1983, quando il gruppo comico britannico Monty Python, realizza il suo quarto lungometraggio. Rispetto ai lavori precedenti, i sei comici Inglesi dispongono ora di un budget ben più cospicuo, mentre alla regia, vengono diretti dal loro amico Terry Jones, regista anche delle due pellicole precedenti . Il Film si sviluppa fondamentalmente tramite 7 sketch, numericamente sequenziali e apparentemente non collegati, preceduti a loro volta da un ulteriore cortometraggio che funge da prologo. Queste sette parti, trattano cronologicamente le varie fasi del vivere, dalla nascita, la crescita, la maturazione fino ad arrivare alla morte. Dal concepimento, dove non conta propriamente l'evento quanto più la realizzazione di esso, alla crescita e l'apprendimento, in cui possiamo assistere alla surreale scena di una lezione "pratica" di educazione sessuale, passando per l'avvento dell'età adulta, la lotta con gli altri, quindi la guerra, fino alla fase declinante, composta da mezza età, vecchiaia e morte. Lo stile è innanzitutto quello inglese, nellla fattispecie poi è quello dei Monty Python. Le tematiche sono volutamente metafisiche e filosofiche, una su tutte : il senso della vita; Considerazione che rappresenta il titolo stesso della pellicola, poichè tra una situazione comica e l'altra, il file rouge è proprio la questione esistenziale dell'uomo, il perchè del vivere, il senso stesso del compiere azioni nonostante egli stesso apprenda fin da subito la consapevolezza dell'ineluttabile destino e della predestinazione innata, si vive per poi un giorno morire . Tutto questo è avviluppato all'interno di episodi fortemente surreali e illoggici, comicità paradossale, dove ciò che non è normale lo diventa, umorismo elaborato e non sempre diretto , sarcasmo tipicamente inglese e non troppo prosaico. Numerosi i riferimenti ad alcuni dogmi riguardanti l'essere umano: la sopravvivenza, il sesso, la spiritualità e la chiesa, soprattutto quella cristiana, ampiamente citata e schernita. Per coloro che non conoscono la particolare comicità dei Pythons, sofisticata e colta, probabilmente non sempre troveranno troppo per cui ridere. I sottili riferimenti, le sfumature comiche, non godono di quella estemporanea percezione e conseguente risata di cui godono altri tipi di umorismo, più grossolano e plateale. Chi si aspetta facili risate, prodotte da equivoci o dalla non-esecuzione di azioni, senza scendere nell'enciclopedico, rimarrà deluso. E' il surreale, con le sue giustapposizioni bizzarre, le situazioni assurde e la logica del nonsense, a caratterizzare l'intera pellicola, e sono loro, i Monthy Python, a dare il loro caratteristico marchio di fabbrica, quell' Humor inglese, non troppo diffuso, nè amato da tutti. Meglio!....Meglio avere un secchio, sto per vomitare!
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