L'Innocenza |
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Un film di Kore'eda Hirokazu.
Con Sakura Andô, Eita, Soya Kurokawa, Hinata Hiiragi.
continua»
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 126 min.
- Giappone 2023.
- Bim Distribuzione
uscita giovedì 22 agosto 2024.
MYMONETRO
L'Innocenza ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Chi è il mostro?
di no_dataFeedback: 206 | altri commenti e recensioni di no_data |
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domenica 8 settembre 2024 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
La mano del cinema giapponese è sempre stata molto felice nel descrivere i turbamenti dei piccoli uomini, sia che si tratti di “anime” che di cinema per “grandi”, da Ozu ad Akira Kurosawa, fino a Takeshi Kitano : l’ottimo Kore'da aveva già messo in scena i piccoli ed il loro rapporto con la famiglia, in maniera drammaticamente doppia, in "Un Affare di Famiglia", dove sotto l’occhio del regista c’erano l’indifferenza della famiglia originaria dei due ragazzini e la ben diversa accoglienza di quella “malavitosa” che li sottrae alla prima : qui i due giovanissimi alunni delle elementari che si trovano ad essere lontani e sostanzialmente incompresi dal mondo degli adulti, nonostante i loro affannosi e goffi tentativi - ma anche dalla chiassosa e crudele normalità dei loro coetanei- si prendono progressivamente il centro della delicata e raffinata affabulazione visiva, in cui il gioco delle rifrazioni temporali e dei cambi di punto di vista serve ad alimentare una narrazione abilissima, che svela i suoi nodi essenziali a poco a poco, cambiando le carte in tavola completamente riguardo la storia e il ruolo dei personaggi, tanto quello degli adulti come quello dei bambini stessi. La mano di Kore’da segue amorevolmente i personaggi, alternando false soggettive, riprese dall’alto, improvvisi totali del paesaggio naturale ai cui bordi si trova la città in cui è ambientata la vicenda, mentre gli sguardi e le azioni vengono sottolineate dalle ultime note scritte in vita da Ryuichi Sakamoto . Come spesso capita negli ultimi decenni, la profondità dello sguardo e dell’indagine emotiva del cinema orientale mette in imbarazzo, al confronto, la pochezza nella poetica e nell’esplorazione dei sentimenti di gran parte del cinema occidentale, specialmente di quello italiano, che forse si vendica di ciò col solito titolo inappropriato, abbandonando il ben più azzeccato "Monster", titolo internazionale (vedere il film per capire). Chi è il mostro?
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